Sembra un film da vecchio West, ma, purtroppo, è la realtà: un barista di 23 anni, originario di Santo Domingo, dipendente del Casa Rustì, un ristobar in piazza della Rinascita, nel centro di Pescara, famoso per gli arrosticini, lotta per la vita dopo aver ricevuto tre colpi di pistola (uno al collo e una al torace) da un cliente non abituale (un 29enne abruzzese emigrato all’estero, catturato successivamente in un’area di servizio autostradale dalla polizia dopo alcune ore mentre cercava di scappare a bordo di un taxi). Il motivo? La troppo attesa! Un episodio scioccante che mette ancora una volta il punto sulle difficoltà e i pericoli in cui spesso si trovano al giorno d’oggi ad over lavorare i baristi e i ristoratori, indifferentemente dall’essere donne o uomini.
Un fotogramma del video delle telecamere di sorveglianza. Fonte: Il Fatto Quotidiano
La dinamica
L’aggressore, che stava mangiando all’esterno del locale, è entrato e ha iniziato a inveire contro il banconista che lo stava facendo aspettare troppo. È scattata un’accesa discussione con scazzottata al termine della quale il cliente ha estratto la pistola colpendo il ragazzo con tre colpi. Portato d’urgenza all’ospedale, il ragazzo, gravissimo, padre di un bimbo di due anni, è stato sottoposto a intervento d’urgenza ed ora è in rianimazione e la prognosi è riservata.
La testimonianza
Esterrefatti il titolare, un’altra barista rimasta ferita e la fidanzata del giovane: «Quell’uomo è entrato nel locale con il suo bicchiere di vino e ha cominciato a insultare il mio dipendente, lamentandosi, da quanto abbiamo capito, dei tempi di attesa – ha detto il titolare, come riporta il Corriere della sera - Gli ha dato prima un pugno, poi ha tirato fuori la pistola e ha sparato. Quello che si vede nelle immagini di videosorveglianza fa impressione».
«Abbiamo naturalmente aperto un’indagine», si è limitato a dire il procuratore capo del capoluogo abruzzese, Giuseppe Bellelli. Il reato è tentato omicidio.
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