domenica 10 aprile 2022

Longarone Fiere Dolomiti: si rafforza l’imprenditorialità femminile nel CdA

 Longarone Fiere Dolomiti: 

si rafforza l’imprenditorialità 

femminile nel Consiglio 

di Amministrazione


Chiara Bortolas è la nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti,  un esercito di207mila imprese agricole a guida femminile in Italia

“Una bellissima notizia e un nuovo incarico meritato!”, esordisce Gian Angelo Bellati, Presidente

di Longarone Fiere Dolomiti, alla notizia della nomina di Chiara Bortolas a responsabile nazionale

di Donne Impresa Coldiretti. “Anche la Fiera di Longarone – continua Bellati – ne esce rafforzata

guadagnando una maggiore rappresentanza in termini di imprenditoria femminile, sempre più

presente all’interno delle nostre manifestazioni. Si è da poco conclusa con un grande successo la

41. Agrimont, la fiera nazionale dell’agricoltura e zootecnia di montagna, e parte del merito di

questo successo va sicuramente a Chiara che con competenza e dedizione ha saputo

rappresentarci in tanti eventi, portando la voce importante delle imprenditrici agricole, ma anche

una preparazione specifica sempre più indispensabile in un settore sempre più tecnico.

Insieme  alla collega Flavia Colle, che quale vicepreside dell’Istituto agrario di Feltre rappresenta il   mondo della formazione professionale, svolgono ormai da anni in Consiglio di Amministrazione un lavoro

unico, risultato fondamentale nell’affrontare il periodo più difficile nella storia della Fiera”.

Anche l’esperienza di amministratrice a Longarone Fiere Dolomiti è stata importante per Chiara

Bortolas: “Mi ha permesso di confrontarmi con tante realtà imprenditoriali, di ascoltare le

difficoltà, le aspettative, i suggerimenti di chi opera sul territorio locale, nazionale e internazionale.

Del mondo agricolo ma non solo. Anche di tanti altri settori, che sono però collegati direttamente

e indirettamente al primario. Permettendomi di avere una visione più ampia dei problemi e

sviluppare idee inclusive delle esigenze di molti. Di non perdere mai il contatto con una base di cui

mi sento parte e che rappresenta la mia personale marcia in più”.

Da Coldiretti sottolineano che “Bortolas ha un diploma di maturità classica e una laurea in Biologia

molecolare conseguita presso l’Università di Padova, portando le sue conoscenze scientifiche nei

campi. Dopo la laurea e un periodo da ricercatrice presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale

delle Venezie ha optato per le serre di ortaggi che vende direttamente nello spaccio aziendale e

nei mercati”.

“Riuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione

imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune è il progetto ambizioso che

Coldiretti sta contribuendo a realizzare, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici

agricole sul territorio italiano” ha affermato Chiara Bortolas nel sottolineare che “grazie alle grandi

opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta aumenta il

numero delle donne ai vertici di aziende multifunzionali.”

“Nella loro azione imprenditoriale – spiega Donne Impresa Coldiretti – le imprenditrici agricole

italiane hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida del mercato con il rispetto

dell’ambiente, la tutela della qualità della vita e l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione

dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In agricoltura – evidenzia Donne impresa Coldiretti – le

donne sono protagoniste dalle attività di educazione alimentare ed ambientale nelle scuole ai

servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, dai mercati

di Campagna Amica all’agriturismo. Un trend favorito anche dall’ingresso di imprenditrici di “prima

generazione” che hanno fatto esperienze lavorative in altri settori”.

“Importante anche la “quota giovane” – sottolinea Donne Impresa Coldiretti – con il 25% delle

aziende femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull’uso quotidiano della

tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari utilizzando lo smartphone per controllare

gli animali in stalla nelle pause di studio all’università o per gestire on line acquisti e prenotazioni

in agriturismo, oppure – conclude Coldiretti – per fare ricerche per recuperare varietà perdute di

frutti locali o ancora per portare il vino Made in Italy in tutto il mondo”.

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