"Oggi è tempo
di imparare qualcosa".
Un nuovo libro
omaggio a Tina Merlin
Pastello di Graziella Da Gioz "La casa di Tina fra gli alberi",) |
In questi giorni è uscito per i tipi di Cierre Edizioni, il volume "Oggi è tempo di imparare qualcosa. Omaggio a Tina Merlin".
Si tratta di una raccolta di saggi e testimonianze che amici ed estimatori hanno voluto dedicare alla partigiana, giornalista e scrittrice per il trentesimo anniversario della sua morte. Il titolo del libro riprende una frase che Tina Merlin scrisse il 10 ottobre 1963, all’indomani del disastro del Vajont che con i suoi articoli aveva cercato, come poteva e sapeva, di impedire: una frase che riassume bene il motivo d’essere dell’associazione culturale che ne porta il nome.
Temi da lei affrontati e questioni ancora aperte, sui quali profuse passione e professionalità, aspetti della sua personalità forte e coerente emergono nitidi da tutti i contributi presenti, da quello dei giovani ricercatori Giacomo Bonan e Claudia Soppelsa a quelli dei colleghi giornalisti a Belluno (Sostene Schena), a Milano (Dario Venegoni) e a Venezia (Toni De Marchi e Mario Ongaro), alla partigiana veneziana Lia Finzi, ad attori e registi come Maurizio Donadoni, Marco Paolini, Patricia Zanco, Renzo Martinelli.
Grazie a costoro, e inoltre a Toni Sirena, a Pietro Ruzzante, ad Adriana Lotto, la figura di Tina Merlin si pone una volta di più come punto di riferimento per il nostro tempo e per ogni tempo in cui si debba ancora e sempre imparare qualcosa.
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