giovedì 1 febbraio 2018

Influenza suina, quattro casi a La Spezia

Influenza suina, 

quattro casi a La Spezia
Giù del 25% i consumi 

di carne di maiale



L'ultimo caso registrato è di una settimana fa a La Spezia, e nonostante il contagio non abbia nulla a che fare con il mangiare carne di suino, la Federmacellai spezzina lamenta un calo del 25%. 

Bastano infatti, a quanto pare, pochi casi di virus H1N1 (conosciuto anche come influenza suina) per scatenare atteggiamenti paranoici. Sono stati quattro a La Spezia nel mese di gennaio, l'ultimo di quasi una settimana fa: si tratta di un uomo ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Sant'Andrea della città ligure.

(Influenza suina, quattro casi a La Spezia Giù del 25% i consumi di carne di maiale)

I precedenti casi riguardano una paziente ultracinquantenne, trasferita da La Spezia a Monza, che sarebbe in "lieve miglioramento", un uomo poco prima ha accusato un attacco "particolarmente severo", ma poi uscito dal reparto di rianimazione e da quello di riabilitazione della struttura dello Spezzino, infine un'altra donna tuttora ricoverata.

«La Liguria si conferma tra le regioni più colpite per quel che riguarda l'influenza. I dati sull'H1N1 rientrano nei casi attesi», ha detto l'infettivologa dell'Asl Stafania Artioli. Eppure crollano del 25% i consumi di carne di maiale a La Spezia. Colpa della fobia che si è diffusa, quando in realtà non esiste alcuna correlazione tra l'influenza suina e il consumo di carne di maiale.

A lanciare l'allarme è Alessandro Aiello, presidente di Federmacellai di Confcommercio: «Tra il virus e il consumo di carne non c'è correlazione. La trasmissione del virus avviene mediante un contatto con gli individui infetti, allo stesso modo in cui viene trasmetta l'influenza stagionale».

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