Roma invasa
dalle casacche bianche
La Federcuochi
compie 50 anni
Icittadini romani, pur avvezzi a tutto, hanno applaudito l'insolito spettacolo di 600 cuochi in casacca bianca e toque che sfilavano lungo la Via dei Fori Imperiali per i festeggiamenti della Fic. La sfilata si è poi diretta all’Altare della Patria dove è stata scattata una foto di gruppo. Dopo i cuochi sono stati ricevuti in Campidoglio dalle istituzioni.
L’occasione della pacifica invasione è stato il cinquantenario della Fic - Federazione italiana cuochi.L'associazione è nata nel 1968 dall’unione di tre gruppi di cuochi con radici storiche: l'Associazione cuochi Italia settentrionale (Acis), l'Unione cuochi piemontesi e la Società di mutuo soccorso cuochi romani. L’anniversario, particolarmente significativo perché in coincidenza con l'Anno del cibo italiano, è stato anche l'occasione di premiare i cuochi che hanno contribuito al prestigio nel mondo della Cucina italiana.
Il presidente nazionale dell’associazione, Rocco Pozzulo, appena designato Cuoco dell’annonel sondaggio di Italia a Tavola, le 96 associazioni, provinciali, le 20 Unioni regionali e i rappresentanti delle 13 delegazioni estere sono stati accolti dall’assessore allo Sviluppo economico Adriano Meloni e dai rappresentanti delle istituzioni capitoline e regionali. Molti i messaggi d’auguri, inviati ad esempio dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dall'ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, sostenitore dell'inserimento dell'Arte dei pizzaiuoli napoletani nel Patrimonio Unesco, del sottosegretario ai Beni Culturali Dorina Bianchi e dal senatore Maurizio Gasparri.
La grande affermazione della nostra cucina grazie ai suoi protagonisti è stata sottolineata da tutti gli intervenuti alla cerimonia, presentata dal giornalista Antonio Iacona e dalla conduttrice della Rai Federica De Denaro. «La nostra associazione - ha detto Pozzulo ringraziando le istituzioni per l’attenzione data al contesto della cucina e dell’agroalimentare italiani - comprende tutti: dal cuoco della mensa a quello stellatissimo. Ogni mattina quando uno di noi accende il fuoco crea economia. Questo è un momento epico per la Cucina italiana grazie alla grande visibilità dei media per i cuochi che quotidianamente sono protagonisti nel promuovere il buono e il bello del nostro Paese».
Rocco Pozzulo
Tra gli impegni che la Fic sta portando avanti, ha ricordato Pozzulo, il riconoscimento della professione del cuoco come usurante e la certificazione delle competenze, cioè la messa a sistema della differenziazione dei ruoli nelle cucine. Sul piano della tutela della salute sono in corso ricerche in merito alle malattie professionali che colpiscono la categoria dei cuochi. Importante anche la qualità del cibo servito e la certezza che sia salutare. Solo un cuoco certificato può garantire che abbattimento, regole di conservazione e di cottura siano state rispettate, il tutto essenziale per dare garanzie al cliente.Con la delegazione della Lucania, che lo scorso anno aveva ospitato il congresso della Federazione, è giunto a Roma anche l’assessore alle Politiche agricole Luca Braia. «Sono certo - ha detto - che nell’Anno del cibo e nell’anno di Matera, Capitale della Cultura 2019, la Basilicata dell’agroalimentare avrà tantissime cose da raccontare al mondo anche grazie ai cuochi che con passione sapranno affiancarci anche nel veicolare la Carta di Matera 2019».
L’incontro al Campidoglio era stato preceduto da una cena di gala con un menu pensato per l’occasione dalla Nic - Nazionale italiana cuochi, organismo deputato alla partecipazione nelle competizioni culinarie internazionali, attraverso due team, Senior e Junior. Realizzato per l’occasione il piatto simbolo dell'anniversario "Omaggio all'Italia" realizzato dal cuoco e dirigente FederCuochi Seby Sorbello. Insieme al piatto è stato presentato il volume "1968-2018. 50 anni di sapore e di professionalità" del ricercatore storico Lorenzo Pace.
Ma cosa è cambiato nel mondo della cucina negli ultimi anni? «Tutto e radicalmente - ha detto Alessandro Circiello, presidente dell’Unione Regionale Cuochi Lazio e Responsabile Fic per i rapporti con i media - così come sono cambiati anche i cuochi. Prima la nostra era una professione considerata di basso profilo, a differenza di quanto avveniva nelle altre professioni e in altri Paesi come in Francia. Il cibo poi, quello della tradizione regionale, era considerato più che altro come fonte energetica per i lavori pesanti. Ma in seguito finalmente l’Italia ha capito il valore e la qualità del suo agroalimentare e la figura del cuoco è emersa, un po’ per il contributo mediatico, un po’ perché sono riusciti a comunicare ciò che era nei loro piatti. Oggi per loro si è aggiunto il ruolo di promotori di salute, come risulta dal recente protocollo con il ministero della Salute. Un’altra funzione è quella di essere ambasciatore della qualità dei nostri prodotti. Come Federazione abbiamo organizzato lo scorso anno oltre mille eventi in Italia e all’estero e siamo stati in prima fila nel campo della solidarietà».
Dal 2001 nell’ambito della Federazione è stato infatti costituito un ente Onlus, il Dipartimento Solidarietà Emergenze Fic, indirizzato ad azioni benefiche o solidali a beneficio di popolazioni che sono state vittime di calamità naturali o in precarie condizioni sociali.
Alessandro Circiello
«La Federazione - ha detto Fabio Tacchella, ricercatore e docente, nella Fic da 43 anni - ha dato molta opportunità di crescita a me e a tanti colleghi e trasmettere loro le mie esperienze è la soddisfazione migliore. I giovani, i pochi che vogliono davvero fare questo lavoro diventeranno dei bravi professionisti ma dovranno avere passione, impegno, dedizione e serietà. La Fic è una famiglia che sta crescendo, con una ulteriore evoluzione delle sue iniziative e delle sue manifestazioni». Presente Maurizio Di Dio, in rappresentanza di Pentole Agnelli, la ditta bergamasca produttrice di pentole professionali, partner da tempo della Federazione.«Fin dall'inizio - ha detto - per i realizzare i nostri prodotti è stato determinante il confronto, lo scambio di informazioni con questi professionisti della cucina. Abbiamo anche creato un manifesto di avanguardia culturale, #nontoccatemilapadella sul tema dello strumento di cottura più importante e e diffuso in tutte le cucine.
i Mariella Morosi
Nessun commento:
Posta un commento