sabato 15 dicembre 2018

Vendeva biglietti per voli fantasma PeopleFly multata per 50mila euro


Vendeva biglietti 

per voli fantasma
PeopleFly multata 

per 50mila euro


Cinquantamila euro di multa per aver venduto, attraverso il suo sito internet, biglietti aerei per voli fantasma. È la sanzione che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inflitto al portale PeopleFly. 

Si è concluso così il procedimento aperto dall’Agcom nei confronti del broker online, su segnalazione di Assoutenti. «Siamo soddisfatti del risultato - spiega Carmen Ferro, presidente di Assoutenti Sicilia - reso possibile grazie alle numerose segnalazioni degli utenti che sono stati prime sentinelle dei propri diritti. La sanzione dell’Autorità è una misura dissuasiva fondamentale per arginare le diffuse condotte in danno del mercato e dei consumatori».

(Vendeva biglietti per voli fantasma Peoplefly multata per 50mila euro)

La vittoria ottenuta con il provvedimento tuttavia non risolve il problema dei rimborsi ai singoli consumatori che hanno acquistato biglietti da Peoplefly. «Il percorso legale è ancora in salita - ammette Furio Truzzi presidente di Assoutenti - ci siamo dati come primo obiettivo il ristoro degli utenti e in diversi casi siamo riusciti ad ottenerlo, ma molti consumatori non hanno avuto rimborso e ora stiamo valutando tutte le strade possibili, a partire dalla apertura di un tavolo di conciliazione con l’impresa».

Il procedimento dell’Autorità ha riguardato i comportamenti di PeopleFly srl, che non solo ha venduto dal proprio sito voli aerei inesistenti (mancavano tutti i necessari accordi commerciali con compagnie aeree i gestori aeroportuali) ma ha anche ostacolato il diritto dei consumatori a ottenere il dovuto rimborso. Come segnalato da Assoutenti all’Agcom, ancora a metà ottobre l’85% delle richieste di rimborso presentate attraverso l’associazione non aveva avuto seguito e la stessa comunicazione con Peoplefly risultava impossibile. Una prova evidente del rapporto “squilibrato” che si crea tra venditore e consumatore in particolare nell’ambito dell’e-commerce, come scrive la stessa Agcom nel suo provvedimento: «la spersonalizzazione del rapporto d'acquisto - si legge - indebolisce di fatto il consumatore acquirente e lo pone in una posizione di asimmetria informativa rispetto al professionista». Una considerazione che ha contribuito in maniera considerevole alla decisione sanzionatoria dell’Autorità.

Per informazioni: www.assoutenti.it

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