lunedì 7 marzo 2016

FUMS, PROFUMS E SALUMS

Fums, profums e salums

Appuntamento da non perdere per i gourmet della norcineria
Fums, profums e salums

A Sutrio rivive l’arte dell’antica norcineria

A Sutrio rivive l’arte dell’antica norcineria
Domenica, 6 marzo, nel caratteristico borgo Sutrio (Udine) andrà in scena "Fums, profums, salums".
Una tradizione, quella della lavorazione della carne del maiale che risale al periodo dei romani. L’intero centro si trasformerà in vero e proprio laboratorio di sapori e profumi che permetterà di conoscere e confrontare le ricette del salame e non solo. Cinque tappe di degustazione in altrettante corti, una decina di produttori con le loro specialità, un’area adibita alla dimostrazione dei lavori di norcineria, osterie, enoteche e ristoranti aperti con i loro piatti a base di maiale, il tutto accompagnato dai ricercati vini del Friuli Venezia Giulia e dalla musica. Dalle 10 alle 18, attraverso un percorso di degustazione che si snoderà fra le viuzze strette e lastricate e le tipiche case in pietra di questo caratteristico paese di artigiani del legno, gli ospiti potranno scoprire gli insaccati che fra queste montagne del Friuli si preparano ancor oggi secondo antiche ricette, tramandate da padre in figlio.

C’è la possibilità di degustare gli insaccati e scoprire i diversi sapori

C’è la possibilità di degustare gli insaccati e…
Fums, profums, salums sarà un’occasione unica per scoprire le tradizioni dell’attività salumiera in Carnia, che vanta ancor oggi una grande qualità, e assaggiarne i prodotti più tipici: musét (cotechino), crodies (cotenna), salami, pancette, prosciutto crudo di Sauris… La varietà dei salumi carnici si è creata nel tempo a causa delle caratteristiche fisiche del luogo: l’isolamento dovuto alle montagne e alle vie di comunicazione disagevoli e lo stesso carattere chiuso degli abitanti, ha fatto sì che quasi ogni paese avesse il proprio segreto nel prepararli. Caratteristica comune a molti di loro è l’affumicatura, nata per favorire la stagionatura e la conservazione dei prodotti, che a seconda della zona, cambia per tempi, legni e luoghi utilizzati. Già nel periodo romano si produceva con le carni del maiale un insaccato che, se opportunamente lavorato e salato, si sarebbe conservato acquistando nel tempo aromi e profumi. Venendo a tempi più vicini, il salame veniva stagionato - come oggi - nelle cantine. I purcitar (norcino) venivano chiamati dalle famiglie per preparare i salumi ed ognuno di loro aveva una ricetta segreta per insaporire le carni. Curiosamente, però, gli stessi norcini non si davano pace nel verificare che i salami non avevano mai lo stesso gusto, non immaginando, forse, che ogni cantina ha un importante ruolo nel processo di maturazione.


Donato Sinigaglia
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