Digital
Christmas
Secondo uno studio e dati alla mano è in aumento il numero
di persone hanno in previsione di
utilizzare il web per scegliere i regali di Natale.
Un trend
dirompente che coinvolge sempre più
esercenti e sempre più consumatori, che possono risparmiare
tempo e denaro. Stop quindi alle ore di ricerca del parcheggio e bando al solito dono poco originale
in offerta: da oggi la caccia al regalo perfetto non corrisponde più a un’affannosa ricerca tra i
negozi delle vie del centro, ma parte in tutta
comodità e tranquillità dallo sconfinato universo online.
DIRETTAMENTE DAGLI USA: si tratta di un trend che si sta
affermando in Europa ma che
arriva dagli Stati Uniti, dove secondo una recente indagine
della National Retail Federation ben il 73% dei consumatori ha dichiarato di voler utilizzare il
proprio smartphone, il tablet o altri dispositivi elettronici per effettuare ricerche e
comparazioni legate ai regali di Natale.
Una tendenza dirompente che, se da un lato trascina anche gli acquisti
online (con un aumento stimato tra l’11% e il 14%), dall’altro però non lascia indifferenti gli
esercenti tradizionali che, secondo quanto emerge, dovranno comunque accogliere il 90% dei consumatori che si
recheranno fisicamente in negozio per l’acquisto.
UNA NUOVA ESPERIENZA DI ACQUISTO: la “Christmas digital
experience” sta quindi
prendendo forma. Risparmio di tempo, confronto delle offerte
e consultazione delle recensioni, fino all’esperienza dell’acquisto fisico, che permette di
interagire concretamente con il dono, ottenere nuove idee e inspirazioni tra le vetrine e la possibilità di
vivere appieno l’atmosfera natalizia. In
molti infatti valuteranno i regali online ma li prenderanno
in negozio (58%), o viceversa li toccheranno con mano sugli scaffali per poi acquistarli
online (52%), o infine li compreranno in rete per poi ritirarli in negozio (24%).
LA RICERCA: questa nuova tendenza emerge da uno studio
promosso da Espresso
Communication per Sodexo Benefit&Rewards Services,
attraverso un monitoraggio online sui
principali social network, blog, forum e community, con il
coinvolgimento di un panel di docenti
universitari e l’analisi degli ultimi trend riportati dalle
testate internazionali. “Lo shopping natalizio
del futuro si sta concretizzando con la perfetta
integrazione dell’esperienza digitale e dell’acquisto
fisico in negozio” secondo Sergio Satriano, Managing
Director di Sodexo Benefit&Rewards
Services. “Le aziende stanno adattando l’offerta ai
cambiamenti della domanda con nuove modalita,
come ad esempio il Pass Shopping, un buono acquisto
defiscalizzato che permette grande liberta
negli acquisti dei regali”.
LE RAGIONI DEL SUCCESSO: innanzitutto, il risparmio di tempo
dell’online (66%), la
convenienza degli acquisti confrontati sui portali online
con facilita (60%) e la possibilita di
consultare recensioni indipendenti prima dell’acquisto
(57%). Importante anche ricevere a casa
l’acquisto (49%) e la possibilita di poter consultare e
scegliere durante tutto l’arco della giornata,
senza orari (42%). Dall’altra parte, l’esperienza fisica
rimane comunque molto importante per le
persone (55%), seguita dall’ispirazione e dalle nuove idee
che regalano le sessioni di shopping in
giro per la citta (44%), la voglia di vivere l’atmosfera
natalizia tipica ad esempio di mercatini e
centri commerciali (39%), oltre alla facilita di
restituzione manuale dei resi (29%) e la possibilita di
avere il parere del negoziante (24%).
I CANALI TOP: i canali digitali che si utilizzano piu
frequentemente per farsi un’idea su cosa
regalare a Natale sono in larga misura i siti di e-commerce
(68%), che permettono di consultare
un’offerta molto ricca e variegata legata all’area di
ricerca e consentono di tarare la caccia al regalo
in base a criteri soggettivi (ad esempio, il budget a
disposizione e il brand preferito), seguiti dai
classici motori di ricerca (64%), per una rapida ricerca
dell’oggetto del desiderio, dai social network
(46%), dove blogger e influencer contribuiscono a indicare
trend e mode, e infine e-shop e cataloghi
digitali dei grandi marchi (38%), ai quali spesso si giunge
anche attraverso gli stessi canali social.
Doni, presenti, regali, pensieri, omaggi: cosa ci scambiamo per le feste?
Diversi sono i modi per definire gli attesissimi pacchetti
colorati che ogni 25 dicembre (o, a seconda
delle tradizioni, il 24 dicembre sera) abbiamo trovato sotto
l’albero. Nell’uso moderno ci
scambiamo principalmente regali di Natale, siamo meno
generosi con i doni, mentre i presenti sono
davvero in pochi a farli. Le aziende preferiscono
distribuire omaggi natalizi ai propri dipendenti, il
piu classico dei quali e certamente la strènna. Se cerchiamo
tra le pagine in italiano di Google
troviamo ben 32.000.000 risultati per la locuzione regalo/i
di Natale, mentre per dono/i le
occorrenze si riducono di oltre un sesto, 507.000, e per
presente/i si hanno solamente 595 risultati.
Inoltre, anche se non si tratta propriamente di sinonimi,
tra le forme più usate abbiamo pacchetto e
pacco; la forma pacchetto/i ha 719.000 risultati su Google,
maggiori rispetto a pacco/pacchi
(239.000). Accade invece il contrario con pensiero/i e
pensierino/i di Natale, di cui troviamo
rispettivamente 586.000 e 44.400 risultati (ma in
quest’ultimo caso bisogna tenere conto del forte
rumore presente nel caso di pensiero usato in senso proprio
e non necessariamente nel significato di
“regalo”).
I risultati per omaggio/i di Natale sono in
totale 60.900, con una importante differenza tra
il singolare (1.100 risultati) e il plurale (59.800), mentre
per strenna/e emergono 49.100 risultati.
Guardando alla lessicografia passata, nella prima edizione
del “Vocabolario degli accademici della Crusca” del 1612 troviamo a lemma solamente omaggio (ma
definito come “tributo”) e dono,
assieme al plurale antico anche femminile dònora (plurale
del neutro latino donum). A partire dalla terza edizione del 1691 troviamo regalo e dalla quarta
edizione anche il diminutivo regaluccio.
Scopriamo poi un altro sinonimo definito nel Vocabolario
come “presente, dono, ristoro”: muno (dal latino mūnus “dovere, dono”) che e voce letteraria
ormai in disuso nell’italiano ma segnalata come voce arcaica nei dizionari contemporanei, sopravvive
però nell’italiano in parole come
“munifico” e “munificenza”. Tutte le parole in oggetto hanno
comunque una lunga tradizione nella lingua italiana e, tornando a oggi e più specificatamente al
contesto natalizio, tutte (ad eccezione di
muno) sono comunemente impiegate per indicare cio che per
usanza siamo soliti scambiarci a Natale. In conclusione, che siano regali, doni, presenti,
pacchetti o semplicemente pensierini, vi
auguriamo di riceverne e donarne in quantità. E se qualcuno
di voi fosse ancora in crisi sulla scelta
sul web: “un abbraccio è un grande dono: taglia unica, ed è
facile per lo scambio”.
PANORAMA EDIT
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