Direttore d'albergo,
obiettivi e gestione
perché una struttura
funzioni al meglio
Quando un direttore viene esonerato o lascia l'incarico, bisognerebbe studiare le cause che hanno determinato la fine di un rapporto che sembrava buono: chiarire se le competenze e i ruoli fossero stati ben definiti. Se gli obiettivi dell'azienda condivisi. Se ci fosse stato o meno un reale progetto per raggiungerli.
Le risposte a questi quesiti dovrebbero aiutare il manager a capire le ragioni della risoluzione di un rapporto. Si dovrebbero quindi analizzare le varie tipologie gestionali di un'impresa alberghiera e indicare prima al manager e poi all'imprenditore il giusto comportamento per evitare o almeno ridurre il numero dei fallimenti.I comportamenti del manager dovrebbero essere modificati secondo il tipo di conduzione dell'azienda dove si lavora. Il manager che lavora con catene alberghiere sa che deve attenersi a budget ben definiti e che può contare su una grossa organizzazione, che l'assiste quando ha bisogno, chiede notizie su eventuali scostamenti delle performance sul budget in modo da poter intervenire per rivedere le strategie, i segmenti di mercato, i costi fissi e variabili, per cui il lavoro del manager è sempre monitorato.
Il manager che lavora con privati deve stabilire, al momento del contratto, se l'imprenditore vuole essere coinvolto o solo informato sulla conduzione dell'azienda e poi comportarsi di conseguenza. Una buona conoscenza del prodotto, del mercato, degli obiettivi, dei tempi di start-up, se è una struttura nuova o di recente acquisizione, serve a non commettere errori di valutazione nella stesura del budget a medio e lungo termine.
Una bella struttura non basta a fare risultato, bisogna farla conoscere con giuste azioni di marketing per far arrivare il prodotto al cliente, farlo acquistare e poi farlo apprezzare durante il soggiorno insieme al servizio, che, essendo non tangibile, si valuta solo quando viene usato.
Bisognerebbe sempre considerare le quattro "P" e cioè: product, position, price, promotion. Azioni che permettono di conoscere sempre a quale mercato rivolgersi, il target di clientela, l'ambiente in cui si va a operare, i punti di forza e di debolezza della concorrenza, grazie a un buon benchmarking. Il quadro completo della situazione in cui si va a operare permette al manager, sempre in sintonia con la proprietà, di definire le strategie da adottare per raggiungere, nei tempi previsti, prima il break-even point, poi un Gop (gross operating profit) ottimale e infine il Roi (return on investment), che è il vero obiettivo dell'imprenditore.
Un sereno clima aziendale, che si ottiene grazie al buon rapporto fra manager e imprenditore e al coinvolgimento di tutto il team, permette all'azienda di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Fonte: Hotel Managers - Organo ufficiale Ada Italia (primavera 2018)
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