ESPRESSIVE
E POETICHE
DELL'SMS
INDAGATE DA SCHENA
«Ecco dunque questo componimento nuovo, l'esseemmeesse, non obbligato nell'endecasillabo ma ingabbiato nelle 160 battute, sul quale tutti possiamo avventurarci, confrontarci per controbattere il modo di scrivere questi messaggini che, nel nome della modernità, finiranno con l'uccidere la lingua italiana».
Si può riassumere in queste parole, scritte dall'autore stesso, il significato dell'esperimento che Sòstene Schena, giornalista professionista dal 1960, ha voluto portare avanti con il suo "160 battute. Mille e più sms in rima", ALBATROS editore. Un libro che, come dice il titolo, raccoglie più di mille esempi di come si potrebbero scrivere sms in rima, alla propria amata e non solo.
«Il fenomeno Sms è non più nuovo banco di prova delle tendenze della società contemporanea ma permette una serie di considerazioni interessanti», scrive Schena, che ha lavorato per Il Giorno e per Il Corriere Lombardo, approdando poi al Gazzettino di Venezia, fino alla pensione, nel 1995.
«L'Sms è oggi fatto oggetto dell'interesse delle grandi aziende, ma è nato dalle esigenze della comunicazione interpersonale; è diventato uno strumento di informazione e di servizi ma in fondo è il prodotto di una tecnologia così come è stata "manipolata" dalla libertà dei suoi utilizzatori; è, insomma, la testimonianza di come gli interessi economici e i progressi tecnologici debbano sempre e comunque fare i conti con la capacità creativa e spiazzante del fattore umano, al di là di qualsiasi programmazione e previsione deterministica».
Ed è proprio di fattore umano che Schena (tuttora collaboratore del quotidiano la Voce del Popolo di Fiume della Edit e la rivista Panorama dello stesso editore) parla nei suoi mille componimenti poetici, sms in rima contenuti rigorosamente in 160 battute, «entro i quali bisogna contenersi perché il nostro "short message" non diventi un doppio o triplo sms».
E il libro vuole anche essere un inno alla lingua italiana e alla sua ricchezza, in sofferenza proprio a causa dell'sms che costringe a usare un nuovo linguaggio e un vocabolario ridottissimo. Ma fare poesia con un sms è possibile, e Schena lo dimostra: tant'è che il giornalista non manca di citare Dante e Beatrice, Paolo e Francesca, senza dimenticare riferimenti alla cultura greca, da Orfeo ed Euridice, passando per Prometeo.
«Il mio libro è come un tango», sottolinea ancora Schena, «storia d'amore che dal fango ti porta su nel blu del cielo. E col suo grande velo copre ogni dispiacere e della vita ti fa godere».
Sòstene Schena si è occupato di tutti i settori del giornalismo e, negli ultimi anni, in modo particolare di enogastronomia (è anche sommelier Ais). Ha creato le riviste "Il Sommelier Veneto" e "Convivium 2000". Dal 2013 ha creato il blog convivium2000.blogspot.com, che si occupa di enogastronomia, turismo, Made in Italy et cetera. (m.r.)

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