Istria che vai
malvasia che trovi
En Primeur: come tradizione Vinistra ha allestito nella sala degli smeraldi dell’hotel Esplanade a Zagabria la premiére per la vendemmia 2017.
Le malvasie attualmente nelle botti avranno attorno al 13% di alcol,
più amabili, bevibili e commercialmente accettabili: l’equilibrio fra profumi e
aromi è perfetto
Nome: malvasia istriana. Età: annata di
vendemmia 2017. Come succede da ormai sette anni l’Associazione Vinistra
ha allestito nella sala degli smeraldi dell’hotel Esplanade di Zagabria, su
modello francese, la manifestazione En Primeur (una sorta di
“prima”, premiére, vernissage, del vino bianco simbolo d’Istria, prodotto in
seguito alla vendemmia 2017).
Anche questa volta la degustazione, presenti 57
produttori, con 700 spettatori in una giornata ha dimostrato il grande affetto
della gente e degli operatorti specializzati per la malvasia e per il vino di
qualità in genere.
L’”En Primeur” di quest’anno è stata sezionata
in tre parti. La prima degustazione riservata agli eno-giornalisti e agli
operatori dei mass media, ha visto Mario Staver nel ruolo di Cicerone dalla
sezione enologica parentina dell’Università di Fiume. In seguito è toccato al
“tasting” dedicato ai professionisti, ossia sommelier, commercianti in campo
enologico e a tutti coloro impegnati nel comparto dell’accoglienza/turismo.
L’ultima parte: porte aperte agli appassionati di vino, in parole povere alle
cittadinanza. Oltre a 57 tipi di malvasie diverse, si sono potute provare la
žlahthina di Vrbnik (Verbenico) e altre specie di vino bianco della
macro-regione “Croazia collinosa”, fra le quali a dominare è stato lo škrlet
della Moslavina.
Come hanno sottolineato gli esperti in materia
presenti all’appuntamento la malvasia istriana vendemmia 2017 (quella che sta
attualmente invecchiando nelle botti dei vari produttori), provata a Zagabria,
si presenta con un’eccezionale valore commerciale in quanto più equilibrata
negli aromi e nei profumi rispetto a quella dell’anno prima (2016).

È interessante come differenti territori
istriani hanno prodotto malvasie con caratteristiche diverse. Ad esempio
l’Istria meridionale ha dato una malvasia dal colore giallo-intenso con
riflessi verdognoli, con il dominio di profumi fruttati e dalla gradevole
freschezza con una nota amarognola nel retrogusto. La malvasia dell’Istria
sud-occidentale ha un intenso color verdognolo, aromi fruttati, elegantezza in
acidità e salinità, moderata percentuale alcolica e una mineralità accentuata
nel gusto.

Anche i vigneti nelle zone intorno a Montona
hanno patito il caldo estremo e così ne è uscita una malvasia dal colore verdognolo,
con gli aromi fruttati dominanti, dalla godibile freschezza e mineralità, per
Staver forse le malvasie più eleganti in tutta l’Istria di quelle della
vendemmia 2017.
Infine la parte orientale
dell’Istria ha prodotto una malvasia tendente alle sfumature prevalentemente
gialle, con gli aromi floreali a prevalere sulle note fruttate, e a chiudere
una gradevole freschezza accompagnata da un lieve nota amarognola.
Come dire Istria che vai
malvasia che trovi.
Fabio Sfiligoi
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