Maxi accordo
Europa-Giappone
Favoriti carne,
vino e formaggi
Europa e Giappone hanno firmato un accordo di libero scambio commerciale, il maggiore mai stipulato tra le due aree economiche. Una sorta di risposta alla guerra dei dazi imposta da Trump e alla querelle Ceta.
Diversi i prodotti agroalimentari coinvolti come salumi e formaggi.A firmare, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe. «Quella di oggi - hanno detto Abe e Juncker - è una data storica allorché celebriamo la firma di un accordo commerciale estremamente ambizioso tra due delle più grandi economie del mondo».
Jean-Claude Juncker, Shinzo Abe e Donald Tusk
«Con il più grande accordo commerciale bilaterale mai siglato - ha scritto su Twitter Donald Tusk - oggi cementiamo l'amicizia nippo-europea. Geograficamente, siamo lontani. Ma politicamente ed economicamente potremmo difficilmente essere più vicini. Condividiamo i valori della democrazia liberali, dei diritti umani e dello stato di diritto».A differenza degli altri due casi, questa volta è arrivato il benestare del Movimento 5 Stelle. Secondo quanto si apprende dalla nota ufficiale emessa da Bruxelles l'accordo riguarda 600 milioni di persone e ha effetto su un export europeo che già vale 58 miliardi in termini di beni e altri 28 miliardi per i servizi.
Il patto è stato ribattezzato Jefta (Japan-Ue free trade agreeement) e chiude di fatto le trattative avviate nel 2013 coprendo un'area di libero scambio che riguarda quasi un terzo del Pil mondiale. «Una volta attuato completamente l'accordo, il Giappone avrà soppresso i dazi doganali sul 97% dei beni importati dall'Ue (in termini di linee tariffarie)», per una stima di 1 miliardo l'anno di risparmi, diceva già ad aprile Bruxelles nel corso degli ultimi incontri per arrivare alla firma.
Per quanto riguarda l'agricoltura e l'alimentare, si prevede che vengano eliminate le tariffe giapponesi su molti formaggi - si citano gli esempi di formaggi duri come Gouda e Cheddar - che sono attualmente al 29,8% (si prevede un contingente esente da dazi per i formaggi freschi come la mozzarella), così come sul vino al quale è imposta una barriera media del 15%.
Si permette poi alle aziende europee di aumentare la propria quota di esportazioni di carne, con la specifica che per quella di maiale ci sarà una assenza di barriere doganali per la carne processata e livelli bassi di imposizione per la carne fresca. I dazi sulle carni bovine saranno ridotti dal 38,5% al 9% nel corso di 15 anni su un volume "considerevole" di prodotti a base di tali carni.
Altri settori prevedono l'eliminazione completa delle tariffe, come le sostanze chimiche, materie plastiche, cosmetici e tessile. I dazi sulle calzature saranno ridotti dal 30% al 21% all'entrata in vigore, per poi essere soppressi completamente nel corso dei 10 anni successivi. I dazi sulle esportazioni Ue di prodotti in cuoio, come le borse, saranno eliminati nell'arco di 10 anni.
L'accordo poi prevede una reciproca protezione delle indicazioni geografiche, relativa a oltre 200 prodotti europei in terra nipponica. Nominati prodotti quali il Roquefort, l'Aceto Balsamico di Modena, il Prosecco, il Jambon d'Ardenne, il Tiroler Speck, la Polska Wódka, il Queso Manchego, il Lübecker Marzipan e l'Irish Whiskey.
Altri settori prevedono l'eliminazione completa delle tariffe, come le sostanze chimiche, materie plastiche, cosmetici e tessile. I dazi sulle calzature saranno ridotti dal 30% al 21% all'entrata in vigore, per poi essere soppressi completamente nel corso dei 10 anni successivi. I dazi sulle esportazioni Ue di prodotti in cuoio, come le borse, saranno eliminati nell'arco di 10 anni.
L'accordo poi prevede una reciproca protezione delle indicazioni geografiche, relativa a oltre 200 prodotti europei in terra nipponica. Nominati prodotti quali il Roquefort, l'Aceto Balsamico di Modena, il Prosecco, il Jambon d'Ardenne, il Tiroler Speck, la Polska Wódka, il Queso Manchego, il Lübecker Marzipan e l'Irish Whiskey.
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