In un colpo micidiale di grandinate, nubifragi e alluvioni, ben 854 eventi estremi hanno scosso l'agricoltura italiana nel secondo trimestre dell'anno in corso. Secondo la Coldiretti, che si basa sui dati Eswd (European Severe Weather Database) e sulle stime preliminari dell'Istat riguardanti il Prodotto interno lordo, il Pil del settore agricolo ha subito una flessione congiunturale a causa di tali disastri naturali.
L'agricoltura, più di qualsiasi altra attività economica, sperimenta quotidianamente gli effetti dei cambiamenti climatici, che stanno sconvolgendo le campagne italiane. Si è registrato un drammatico taglio del 10% nella produzione di grano e un'impennata delle perdite nel settore apistico, con un calo del 70% nella raccolta di miele rispetto all'anno precedente. Anche i frutteti sono stati colpiti duramente, con una riduzione del 60% nella produzione di ciliegie a causa delle alluvioni che hanno colpito la Romagna, nota come la fruit valley italiana, e delle intense piogge in Puglia e Campania. La caduta di grandine è risultata particolarmente dannosa in questa fase stagionale, causando perdite irreversibili alle coltivazioni. I chicchi di grandine hanno colpito i frutti in modo da farli cadere dagli alberi o danneggiarli al punto da impedirne la crescita, rendendoli non adatti alla commercializzazione.
Questo pazzo 2023 è stato caratterizzato da una serie di anomalie climatiche, iniziando con una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni, seguita da una serie di eventi meteo estremi con abbondanti precipitazioni e basse temperature e culminando in un caldo torrido. Tali eventi hanno causato danni non solo all'agricoltura ma anche alle infrastrutture rurali, con costi che si prevede supereranno i 6 miliardi dello scorso anno.
La Coldiretti sottolinea che i cambiamenti climatici rappresentano una nuova sfida per le imprese agricole, che devono interpretare le nuove segnalazioni della meteorologia e adattarsi ai cambiamenti nei cicli di coltivazione, nella gestione delle acque e nella sicurezza del territorio. Per affrontare questa sfida, l'agricoltura 4.0 sta prendendo piede, con l'uso di droni, robot e satelliti per monitorare e ottimizzare le coltivazioni. Inoltre, la nuova genetica green, senza OGM, sta diventando essenziale. Tuttavia, per adeguarsi agli impatti climatici in aumento, è necessario aumentare gli investimenti nell'innovazione e nell'agricoltura di precisione, anche attraverso l'utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). iat
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