GLI ALIENI CI ASCOLTANO?
LO SAPREMO NEL 2019
Gli alieni sanno della nostra presenza?
Se davvero esistessero forme di vita
intelligente che come noi, si domandano se
sono sole nell’Universo?
Queste popolazioni extraterrestri potrebbero
ritrovarsi a intercettare i radiosegnali che
usiamo per comunicare con le sonde spaziali.
Se ciò fosse avvenuto, la risposta potrebbe non tardare ad arrivare.
Dal 1972 la NASA si affida a una rete di grandi stazioni di comunicazione
radio chiamata Deep Space Network (DSN) per inviare segnali alle sonde
lanciate verso i confini del Sistema Solare e oltre, a ricevere da esse dati
e comunicazioni.
Pensiamo alle sonde Voyager l e 2, che hanno ormai lasciato il nostro
sistema stellare, alle Pioneer 10, e alla New Horizons, avviate allo stesso,
lunghissimo viaggio: nel corso di queste - in alcuni casi - decennali
missioni, abbiamo sempre mantenuto le comunicazioni mediante
radiosegnali.
CENSIMENTO STELLARE
Gli astronomi Howard lsaacson e Reillv Derrick hanno cercato di capire
quali e quante altre stelle questi segnali abbiano raggiunto e da quali di
esse ci si possa aspettare per prima una risposta.
Per raggiungere questo scopo hanno usato il catalogo stellare della
missione GAIA dell'Agenzia Spaziale Europea, la mappa 3D più accurata
delle stelle della nostra galassia e in particolare delle oltre 330mila stelle
nei dintorni del Sole, entro una distanza di 100 parsec (circa 20 milioni di
volte la distanza tra la Terra e il Sole).
La loro conclusione é che i segnali del DSN hanno già raggiunto quattro
stelle. Se queste si trovassero vicine ad esopianeti abitabili (e abitati), e gli
alieni residenti si prendessero la briga di risponderci, i loro radiosegnali
potrebbero raggiungerci in una manciata di anni.
Gli abitanti di una delle quattro stelle, che si trova sullo stesso percorso
dei segnali ricevuti dalla Pioneer l0, potrebbero aver lanciato una
risposta che raggiungerebbe la Terra entro il 2029. mentre i radiosegnali
prodotti dagli alieni di altri due sistemi stellari raggiunti da segnali
emanati dalla Voyager 2 potrebbero raggiungerci rispettivamente nel
203l e nel 2033.
UN ATTO DI FIDUCIA
L’unico dettaglio che purtroppo non è possibile appurare se attorno a
queste stelle ci siano in effetti pianeti extrasolari compatibili con la vita:
poiché gli astri in questione sono molto meno brillanti del Sole,
distinguere il transito di corpi celesti davanti a esse è un compito
difficile.
Statisticamente però la presenza di esopianeti attorno alle stelle e
piuttosto comune, perciò non ci resta che metterci seduti e aspettare in
ascolto...NEL 2029 LO SAPREMO!
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