martedì 10 luglio 2018

Finocchio, dalla cucina alla profumeria

Finocchio, dalla cucina 

alla profumeria
I suoi semi

sono aromi 

universali





Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al 1500. In cucina si possono usare tutte le parti del finocchio. Il grumolo bianco del finocchio coltivato si può mangiare crudo nelle insalate oppure lessato e gratinato e si può aggiungere agli stufati.

Scegliere finocchi sodi di forma arrotondata, odorosi, bianchi e privi di macchie, con gli steli di bello aspetto. Il finocchio si consuma crudo o cotto dopo l'eliminazione delle foglie esterne più coriacee e danneggiate. Cuocerlo il minor tempo possibile per non perderne il sapore. Crudo si taglia a spicchi, a fettine o a bastoncini e si consuma ad insalata, da solo o con altri ortaggi. I semi aromatizzano formaggi, salumi, minestre, salse, pasticceria o vini e vengono utilizzati in infusione, come tisane. Le foglie sono tradizionalmente abbinate al pesce ma possono essere utilizzate come erbe aromatiche in numerosi altri piatti. L'olio essenziale è usato in profumeria e nell'industria di liquori.



Principali varietà di finocchio

Altre varietà

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