martedì 17 luglio 2018

Successo per la Festa dell'orzo

Per la Festa dell'orzo
Circa 20mila persone 

presenti all'evento



Siamo ormai al settimo anno della "Festa dell’orzo", evento che richiama a Pedavena, Belluno, migliaia di persone: quest’anno hanno raggiunto le 20mila, superando di gran lunga l’edizione dell'anno passato. 

A luglio si celebra il raccolto dell’orzo, un evento che coinvolge l’intera comunità locale. Durante le tre giornate di quest’anno, 6-7-8 luglio, sono state organizzate visite guidate al birrificio, al museo, corsi di degustazione con la collaborazione di Slow Food, concerti e sfilate in costume d’epoca.

Dario Martinuzzo (Successo per la Festa dell'orzo 2018 Circa 20mila persone presenti all'evento)
Dario Martinuzzo

Solo sabato sera si sono messi in coda ad ascoltare la voce di Annalisa e a sorseggiare birra ben 12mila persone.  Il cuore e l’anima della manifestazione è la Fabbrica di birra a Pedavena(Belluno) e la birreria, dove la bevanda scorre letteralmente a fiumi. Un pubblico allegro di tutte le età che si accalca intorno ai tavoli a mangiare e bere.

Pedavena, lo dice l’etimo, si trova ai piedi del monte Avena nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, sfruttando la posizione geografica e la dolcezza delle acque oligominerali delle sorgenti dei monti Oliveto e Porcilla, ai piedi delle montagne feltrine. Nel lontano 1897 Luigi, Sante e Giovanni Luciani avevano inaugurato uno stabilimento per la produzione della birra, dimostrando spirito imprenditoriale e, grazie alle materie prime di qualità, la fabbrica di birra diventa fulcro economico per la comunità veneta. I fondatori avevano compreso il valore del “marketing esperienziale”, aprendo, sin dagli anni Venti, locali Pedavena nelle principali città del Nord Est.


L’azienda ha ripreso la tradizione dei “Pedavena”, reinterpretando l’atmosfera passata. La Fabbrica di Pedavena continua a essere visitata da migliaia di persone, che ammira parte della struttura d’epoca rimasta ancora intatta: la sala della cottura con gli stucchi, i contenitori di rame, pubblicità, vetri e strumenti d’epoca. Alcune delle migliori birre che qui nascono si possono assaggiare non filtrate e non pastorizzate solo in questi locali, oltre che a Pedavena. Ad esempio, possiamo citare la birra del Centenario, che nel ’97 ha festeggiato i primi cento anni della fabbrica.

Oggi si contano tredici locali Fabbrica di Birra Pedavena, il più recente lo troviamo nel parco delle Groane, alle porte di Milano. Negli anni Cinquanta è stata aperta l’unica scuola in Italia per maltatori birrai, da queste aule sono usciti duecento diplomati, tra questi alcuni lavorano in birrifici in Germania e due sono diventati agronomi che hanno insegnato a coltivare orzo per la birra nel resto del Paese, soprattutto nelle zone povere.

(Successo per la Festa dell'orzo 2018 Circa 20mila persone presenti all'evento)

La tradizione birraria della Fabbrica da qualche mese è portata avanti da Dario Martinuzzo, che dopo sette anni di formazione in Germania presso il birrificio di Weihenstephan, a soli 28 anni è diventato Mastro Birraio della Fabbrica. Un giovane che ha dimostrato grande determinazione, affrontando un corso di studi all’estero. La tradizione vuole che il Mastro Birraio crei ogni anno una birra dedicata all’evento: una Birra Dolomiti, selezione riserva. Quest’anno Dario ha creato "la Fiorita", una birra delicata, con luppolo italiano, poco alcolica, fresca, non filtrata, perfetta per affrontare il caldo. Sono noti i benefici del consumo moderato di birra, ricco di vitamina B6, che riduce il rischio delle malattie coronariche e rischi di malattie cardiovascolari.

Non è solo per motivi salutistici, ma anche per cambiamento di abitudini che il consumo della birra in Italia è aumentato (32 litri pro capite nel 2017). Proprio per questo motivo  durante la “ Festa dell’Orzo 2018” a Pedavena si è tenuta la tavola rotonda "Riflessioni sul mercato della birra e scenari futuri": a rotazione hanno parlato esperti, Mastri birrai, ex direttori di birrifici, responsabili Slow Food, responsabili di analisi di mercato. Sono emerse analisi interessanti: in passato la gente beveva ogni tanto “una birretta”, oggi il consumatore è diventato più consapevole, chiede una birra determinata, di qualità, perché l’Italia vanta ben mille birrifici, tra queste molte artigianali.

Non solo il consumatore italiano parla consapevolmente di ingredienti e di come si serve la birra: lo dimostra il fatto che sono nati molti pub o locali specializzati, molto frequentati. Dunque, la birra è diventata “un prodotto sociale”, un mezzo aggregante con un consumatore che (14 per cento) si rivolge alle “birre speciali”.
di Emanuela Teresa Cavalca
Per informazioni: www.fabbricadipedavena.it

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