mercoledì 17 luglio 2019

Igp italiane a Singapore Un accordo per tutelarne 36

Igp italiane 

a Singapore 
Un accordo 

per tutelarne 36


Il ministero delle Politiche agricole in collaborazione con i Consorzi di tutela ed i produttori ha raggiunto un importante risultato per la protezione internazionale delle Indicazioni geografiche italiane. Un traguardo molto importante per il Made in Italy dell’agroalimentare, un forte segnale contro l’italian sounding.

 

Le Igp italiane a Singapore saranno tutelate grazie a un accordo che ne proteggerà in particolare 36. L'Italia nel quadro della procedura di entrata in vigore dell'Accordo di libero scambio fra l'Ue e Singapore, ne ha ottenuto la registrazione e la protezione da parte delle autorità locali competenti (Intellectual Property Office of Singapore - Ipos).

36 Igp italiane saranno tutelate a Singapore (Igp italiane a Singapore Un accordo per tutelarne 36)
36 Igp italiane saranno tutelate a Singapore
Si tratta di: Aceto balsamico di Modena, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Asiago, Fontina, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Arancia Rossa di Sicilia, Mele dell'Alto Adige, Grappa, Chianti, Franciacorta, Prosecco e diverse altre tra le più importanti denominazioni italiane d'eccellenza. Si attende adesso la conclusione della procedura di valutazione da parte di Ipos per ulteriori domande di protezione e registrazione presentate dai Consorzi italiani. 
«L'accordo bilaterale siglato con Singapore - ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari Gian Marco Centinaio - è un risultato davvero significativo per l'intero sistema agroalimentare italiano
Un traguardo che ci permette di avere, in un Paese piccolo ma ricco, lo strumento giuridico necessario per poter difendere le nostre indicazioni geografiche contro imitazioni che danneggiano non soltanto i produttori italiani ma anche i consumatori locali, sulle cui tavole rischiano di giungere prodotti spacciati per italiani che nulla hanno in realtà a che vedere con gli elevati standard qualitativi e i sistemi ineccepibili di controllo delle nostre filiere. Questo accordo si aggiunge all'ottimo lavoro che stiamo facendo per combattere e sradicare ovunque nel mondo il fenomeno dell'abuso delle indicazioni geografiche italiane e la contraffazione dell'agroalimentare di qualità del nostro Paese, a difesa internazionale delle nostre rinomate e prestigiose Igp, Dop, Doc e Docg».

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