lunedì 9 giugno 2025

Frutta e verdura: ecco che cosa fare quando le lavi

 

Frutta e verdura: 

ecco che cosa fare 

(e cosa no) 

quando le lavi

Dall'acqua tiepida al bicarbonato, passando per le spazzole e gli errori più comuni: il biologo nutrizionista Luca Avoledo spiega come lavare frutta e verdura senza perdere gusto, fibre e nutrienti


Lavare frutta e verdura non è un gesto di scrupoloma una necessità. Lo dice chiaro e tondo il biologo nutrizionista Luca Avoledo: «Questa pratica permette di rimuovere residui di terrasostanze chimiche come pesticidi ed erbicidi e microrganismi potenzialmente patogeni, tra cui Escherichia coli, Salmonella e Listeria monocytogenes, batteri responsabili di intossicazioni alimentari anche molto pericolose, specie per le donne in gravidanza, i neonati e gli anziani». D'altronde, parliamo di alimenti spesso consumati crudisenza passaggi in padella o in forno che possano neutralizzare ciò che non si vedeEcco perché il lavaggio non è solo un atto di igiene: è la prima vera barriera contro il rischio di infezioni gastrointestinali, senza contare che aiuta a limitare l'esposizione a sostanze chimiche residue e a preservare il valore nutritivo di ciò che portiamo in tavola.

Frutta e verdura: ecco che cosa fare (e cosa no) quando le lavi

Lavare frutta e verdura è un gesto serio (e spesso lo facciamo male)

Frutta e verdura più sicure, pulite e nutrienti: i consigli del nutrizionista

A fare la differenzaoltre al gesto in séè il modo in cui lo si compie. Un dettaglio poco noto, eppure piuttosto efficace, è la temperatura dell'acqua. «Un aspetto particolarmente interessante, spesso sottovalutato e a cui ti raccomando invece di prestare attenzione, è l'efficacia dell'acqua tiepida rispetto all'acqua freddaL'uso di acqua tra i 30 e i 40?°C migliora la solubilizzazione di alcuni pesticidi e di cere protettive applicate sulla buccia di molti frutti, come mele o cetrioli. Queste sostanze, che aderiscono saldamente alla superficie esterna dell'alimento, tendono a resistere al semplice lavaggio a freddo, mentre il calore moderato dell'acqua tiepida ne agevola il distacco. Inoltre, tali temperature possono indebolire le membrane di alcuni batterirendendoli più facilmente asportabilisenza però compromettere le strutture cellulari dell'alimento o alterare il contenuto di vitamine sensibili al calore, come la vitamina C, che verrebbero danneggiate con l'impiego di acqua decisamente calda. In breve, lavare i vegetali con acqua tiepida è una strategia sicura, efficace e rispettosa del valore nutrizionale degli alimenti».

Oltre all'acqua, è possibile dare una mano al lavaggio con qualche semplice accorgimento casalingo. Uno su tutti: il bicarbonato di sodio. «Per migliorare ulteriormente l'efficacia del lavaggio, puoi ricorrere all'aggiunta di bicarbonato di sodio all'acquain una proporzione di circa un cucchiaio per litro. Questa sostanza, innocua e perfettamente risciacquabile, ha dimostrato di contribuire alla rimozione di pesticidi dalle superficisecondo quanto riportato anche in pubblicazioni scientifiche. L'ammollo in acqua e bicarbonato per 10–15 minuti, seguito da un accurato risciacquo, rappresenta un accorgimento facilmente praticabile e privo di rischi». Alcuni scelgono l'alternativa acida, come l'aceto o l'acido citrico, che in effetti hanno un'azione antibatterica, ma non altrettanto efficace contro i pesticidi e, in più, rischiano di alterare il gusto, soprattutto dei frutti più delicati.

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Residui chimici, batteri, pesticidi: come eliminarli davvero da frutta e ortaggi

Naturalmente, ogni alimento ha le sue esigenzeLe verdure a foglia larga, come lattuga o cavolo, andrebbero trattate foglia per foglia sotto acqua corrente, così da eliminare non solo lo sporco visibile ma anche eventuali larve o uova nascoste nelle pieghe. I frutti o gli ortaggi dalla buccia più coriacea, tipo meloni, patate o agrumi, richiedono invece un'azione meccanica: una spazzolina morbida, pulita, da usare esclusivamente per questo scopo, può aiutare a rimuovere impurità e residui incrostati. In nessun caso ha senso usare saponi o detersivi per la casa: non sono pensati per il consumo umano e, se restano sulla superficie, rischiano di fare più danni che benefici. Il passaggio finale, spesso trascurato per fretta o distrazione, è il risciacquoVa fatto con cura, per eliminare qualsiasi residuo delle sostanze usate nel lavaggio. E il beneficio non si ferma alla salute: «Un lavaggio ben eseguito non solo riduce il rischio di infezioni e intossicazionima consente anche di consumare la buccia e il sottobuccia di molti vegetali, ricca di fibre, micronutrienti, polifenoli e altri composti bioattivi spesso concentrati proprio nella parte esterna del frutto» conclude Avoledo. Iat

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