martedì 8 dicembre 2020

Strisce pedonali 3D

 Strisce pedonali 3D

Un’illusione ottica in India che vanta il record negativo in fatto di incidenti stradali

Come combattere gli incidenti stradali nel Paese con il numero più alto di vittime al mondo? Con un’illusione. Con un tweet, il ministro dei Trasporti indiano ha annunciato l’uso di strisce pedonali 3D in India. Dopo che due donne, le artiste Saumya Pandya Thakkar e Shakuntala Pandya le avevano proposte su una strada ottenendo buoni risultati in termini di prevenzione, l’idea (già sperimentata in Usa nel 2008) ora verrà applicata a più strade dell’India, paese che per l’Oms vanta il record negativo di 200mila morti l’anno in incidenti stradali

La tridimensionalità conferisce infatti al passaggio pedonale un particolare effetto di galleggiamento dei pedoni che attira l’attenzione dell’automobilista facendolo rallentare. Ecco un’alternativa valida agli inibitori di velocità normalmente utilizzati. “Stiamo utilizzando le strisce 3D come interruttori di velocità virtuali al fine di evitare inutili esigenze di inibitori di velocità”, ha spiegato il ministro Gadkari. “Il governo, assodata l’inefficacia dei soliti metodi per limitare la velocità delle auto in strada, ha cercato soluzioni alternative: le strisce pedonali tridimensionali sono sembrate l’alternativa più originale, economica e funzionale che si potesse adottare”.

In India e in Cina sono presenti da più di dieci anni e, in alcuni casi, vengono affidate a degli street artist permettendogli di andare oltre il semplice effetto ottico e creando, così, delle interessanti opere d’arte. In America il primo ad utilizzarle è stato il Dipartimento dei Trasporti dello stato dell’Oklahoma e, più avanti, sono comparse anche in alcune strade di Chicago

Si spera che l’esempio dell’India possa essere adottato anche da altre città del mondo salvando tante vite umane. PANORAMA EDIT


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