A CONEGLIANO
IL 21. CONCORSO
REGIONALE
DEI VINI VENETI
"ENOCONEGLIANO"
FabioChies, Lara Caballini e Floriano Zambon |
Si è conclusa ieri a Conegliano la 21. edizione del "Concorso enologico regionale per la selezione dei vini veneti" con le ultime valutazioni da parte di una cinquantina di esperti giudici enologici a 460 vini presentati da 159 aziende di sei delle sette province venete.
E' mancata solo Verona e non si è capito bene il perché... ma dopo questo ventunesimo successo della manifestazione coneglianese sarà difficile che possa essere assente al prossimo appuntamento del 2020. Anche perché questi concorsi cosi importanti e seri rappresentano per le aziende il primo veicolo di conoscenza per il consumatore della qualità garantita.
Dunque è diventato maggiorenne il Concorso "EnoConegliano".
"I numeri in aumento anche quest'anno - aveva detto il sindaco di Conegliano, Fabio Chies - sia dei vini in concorso che delle aziende partecipanti, sono la conseguenza della serietà di questa manifestazione, cresciuta nell'ambito della "Dama Castellana" e nata proprio, come ha sottolineato Floriano Zambon (uno dei sei priori di Enoconegliano), dalla primigenia "Festa dell'uva"; è sarà proprio nel corso di questa manifestazione che si svolgeranno, nel quarto week end di settembre, le premiazioni con la presenza sul campo di tutti i vini che avranno raggiunto il minimo di 82 punti.
Zambon ha voluto ringraziare espressamente le aziende e in particolari i tecnici che hanno fatto della vigna trevigiana
"un ricamo del territorio".
In apertura della manifestazione, presentata da un altro priore, Marzio Pol, aveva portato i saluti la neo presidente della "Dama Castellana", Lara Caballini Sassoferrato, che ha ringraziato in particolare la schiera di volontari ai quali "va il grande merito di aver portato
l 'associazione ai livelli incredibili di oggi" e senza dei quali volontari non sarebbe possibile il successo di questa manifestazione.
Aveva concluso la serie di altri interventi Giacomo Moretti dell'AssoEnologi che da sempre si occupa dell'aspetto tecnico del concorso e garantisce la serietà della gara.
Nella prima giornata del concorso le sette commissioni di valutazione formate da sette categorie di esperti (enologi, tecnici, sommelier, giornalisti etc.) avevano espresso i loro giudizi secondo i criteri internazionali dell'"Union des Oenologues".
I vini che - come s'è detto - avranno superato la soglia minima degli 82 centesimi, saranno premiati con il diploma di merito mentre i tre primi di ogni categoria conquisteranno rispettivamente la "Dama d'oro", il "Sigillo d'argento" e il "Sigillo di bronzo".
Saranno assegnati inoltre il premio "Tullio de Rosa" allo spumante e il "Luigi Manzoni" al vino bianco tranquillo (prodotto con le uve incrocio Manzoni 6.0.13) con il punteggio più alto; un premio speciale "Carlo Miconi" andrà anche all'azienda che con i primi tre vini raggiungerà il punteggio più alto.
Sostene Schena
I NUMERI DEL 21. CONCORSO:
Iscritti: 460 vini di 159 aziende venete.
Schede compilate dalla giuria: 3.500
Giudi parziali: 46.683
Bicchieri utilizzati: 3.500
Anonimizzate dal notaio Palmieri: 929 bottiglie
Cntrollati dala segreteria: 6.500 documenti
Seconde bottiglie richieste: 4,8 % (nel 2018 era il 3,9% e negli anni precedenti 1,4%, 2,2%, 3,9%; la media dei concorsi Assoenologi è del 4,5%)
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