sabato 12 giugno 2021

ACQUE MINERALI… PIU' TRASPARENZA!

 

ACQUE MINERALI…

PIU' TRASPARENZA!

Recentemente si è parlato di acque, acque da bere che dovrebbero avere normative più severe, specialmente quelle  che escono dai rubinetti.

 Acque minerali a rischio? Troppo spesso conterrebbero sostanze come arsenico, cromo, nichel, nitrati (particolarmente dannosi per i bambini), piombo, in concentrazioni superiori a quelle ammesse per l'acqua del rubinetto.

 L'allarme è lanciato dal Verde Paolo Galletti, che ha presentato una risoluzione per impegnare il governo a rivedere le norme sull'etichettatura e i controlli di qualità delle acque minerali. 

Per Galletti l'Italia ha recepito in maniera errata e pericolosa per la salute la normativa europea sulle acque minerali che, in quanto terapeutiche, non devono attenersi alle rigide norme previste per le acque di rubinetto. 

Ad esempio, mentre per le seconde il limite di arsenico è di 50 microgrammi-litro, per la minerale è di 200; per il nichel, 50 microgrammi il limite per l'acqua di rubinetto e nessun limite per la minerale. 

Ancora peggiore è la situazione nitrati (un indizio di inquinamento dell'acqua e segnalatore di sostanze cancerogene): se presenti in concentrazioni inferiori a 10 mg/litro permettono ai produttori di acque minerali di consigliarle per l'infanzia, ma non sono previste avvertenze per sconsigliarne il consumo ai bambini se la quantità supera i 10mg/litro. 

Secondo la risoluzione, ci sono 20 marche di acque minerali italiane, che, pur contenendo nitrati in quantità superiori ai 10 mg/litro, non riportano alcune avvertenze in etichetta. 

In Germania, l'acqua che contiene determinate quantità di arsenico, piombo, cromo, cianuro, nichel o altro è considerata velenosa sia che sgorghi dal rubinetto sia che venga imbottigliata come acqua minerale.

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