Yoshimi Hikada
fa scoprire
la cucina italiana
ai giapponesi
Yoshimi Hikada |
Èun racconto che parte da lontano, accompagnato dal vino elegante (Falanghina e Aglianico), di Paola Mustilli, proprietaria dell’Azienda Mustilli in Sant’Agata de’ Goti, nel Sannio.
Un giovanissimo cuoco giapponese, sostenuto da un fervente entusiasmo, intraprende il suo viaggio in Italia. Viaggio iniziatico, diremmo, dacché Yoshimi Hidaka seppe procurarsi la fortuna di conoscere Gualtiero Marchesi quando il Maestro era ancora a Milano in Via Bonvesin de la Riva. Feeling spontaneo, attrazione reciproca tra portatori di culture diverse che avvertono il comune sentire dell’anelito al miglioramento continuo.
E il peregrinare di cucina in cucina diviene il viaggio istruttivo del novello nipponico errante. La cucina di Nadia Santini (Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio), e poi quella di Alfonso Iaccarino in quel di Sant’Agata sui Due Golfi in Penisola Sorrentina: impatto forte e sorta di imprinting per la mediterraneità della sua cucina che adesso sa proporre, a beneficio dei gourmet giapponesi, nel suo ristorante Acqua Pazza di Tokyo. E c’è poi Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri a Firenze) ed ancora lo storico Filippino a Lipari.
Un tale trip in Italia, posta la grande volontà e la predisposizione ad apprendere, rendono Yoshimi consapevole del tempo maturo per avviare la sua attività a Tokyo, in breve divenendo il vessillifero autorevole dell’autentica cucina italiana nel complesso panorama del Sol Levante.
Cucina italiana vera che non può prescindere dall’utilizzo consapevole di ingredienti made in Italy. Ne consegue la continua ricerca che Yoshimi compie nei suoi frequenti viaggi in Italia allo scopo di intercettare fornitori di qualità. Bravura somma la sua, nel tendere a fare filiera corta tra Italia e Giappone privilegiando la relazione diretta con i produttori piuttosto che con intermediari che concorrerebbero a un incremento dei costi di approvvigionamento.
Viaggi in Italia che in simbiosi formazione lavoro, Yoshimi effettua con alcuni suoi clienti appassionati della cucina italiana.
Questo viaggio, in particolare, ha come meta la Campania Felix. Il Sannio, preceduto da degustazione delle pizze di Francesco Martucci (I Masanielli, Caserta); a seguire l’Irpinia e poi la Costiera Amalfitana. Insomma quanto è già noto e quanto, succoso il piacere della scoperta, è ancora nello scrigno dei tesori nascosti della Campania.
Yoshimi scrive libri sulla cucina italiana ed è membro autorevole di Acci, l’Associazione Cuochi di Cucina Italiana in Giappone, la più importante associazione giapponese dedicata alla ristorazione italiana di qualità. E ad ogni suo ritorno a casa, nel suo Paese, il lavoro in cucina e le conseguenti proposte alla clientela evolvono in funzione delle scoperte fatte da Yoshimi nei suoi viaggi in Italia.
E il peregrinare di cucina in cucina diviene il viaggio istruttivo del novello nipponico errante. La cucina di Nadia Santini (Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio), e poi quella di Alfonso Iaccarino in quel di Sant’Agata sui Due Golfi in Penisola Sorrentina: impatto forte e sorta di imprinting per la mediterraneità della sua cucina che adesso sa proporre, a beneficio dei gourmet giapponesi, nel suo ristorante Acqua Pazza di Tokyo. E c’è poi Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri a Firenze) ed ancora lo storico Filippino a Lipari.
Un tale trip in Italia, posta la grande volontà e la predisposizione ad apprendere, rendono Yoshimi consapevole del tempo maturo per avviare la sua attività a Tokyo, in breve divenendo il vessillifero autorevole dell’autentica cucina italiana nel complesso panorama del Sol Levante.
L'incontro del cuoco giapponese con alcuni giornalisti italiani
Cucina italiana vera che non può prescindere dall’utilizzo consapevole di ingredienti made in Italy. Ne consegue la continua ricerca che Yoshimi compie nei suoi frequenti viaggi in Italia allo scopo di intercettare fornitori di qualità. Bravura somma la sua, nel tendere a fare filiera corta tra Italia e Giappone privilegiando la relazione diretta con i produttori piuttosto che con intermediari che concorrerebbero a un incremento dei costi di approvvigionamento.
Viaggi in Italia che in simbiosi formazione lavoro, Yoshimi effettua con alcuni suoi clienti appassionati della cucina italiana.
Questo viaggio, in particolare, ha come meta la Campania Felix. Il Sannio, preceduto da degustazione delle pizze di Francesco Martucci (I Masanielli, Caserta); a seguire l’Irpinia e poi la Costiera Amalfitana. Insomma quanto è già noto e quanto, succoso il piacere della scoperta, è ancora nello scrigno dei tesori nascosti della Campania.
Yoshimi scrive libri sulla cucina italiana ed è membro autorevole di Acci, l’Associazione Cuochi di Cucina Italiana in Giappone, la più importante associazione giapponese dedicata alla ristorazione italiana di qualità. E ad ogni suo ritorno a casa, nel suo Paese, il lavoro in cucina e le conseguenti proposte alla clientela evolvono in funzione delle scoperte fatte da Yoshimi nei suoi viaggi in Italia.
di Vincenzo D’Antonio
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