sabato 8 gennaio 2022

Aceto balsamico di Modena Dop e Igp: superati i 100 milioni di litri certificati

 

Aceto balsamico di Modena 

Dop e Igp: superati 

i 100 milioni di litri certificati

Il risultato è storico per il settore. L'”oro nero” di Modena nelle sue tipologie Dop e Igp consolida il suo successo internazionale e si prepara a combattere frodi e attività ingannevoli anche a livello internazionale

di Mariella Morosi

La produzione dell’”oro nero” di Modena è tornata ai livelli pre pandemiaTre milioni di litri di aceto balsamico sono in invecchiamento nelle botti e nei caratelli, ma ora serve anche maggior vigilanza da parte delle istituzioni contro le contraffazioni.

Momento storico per il balsamico di Modena Igp  

Più che positivo il bilancio 2021 dell'Aceto Balsamico, denominato l'oro nero di Modena. Ma ora serve porre attenzione alle nuove sfide che pone un'emergenza pandemica che non accenna a finire anche nel nuovo anno.  Il termine "balsamico" è prerogativa esclusiva dei tre acetiAceto balsamico tradizionale di Modena DopAceto balsamico di Modena Igp, e Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Igp e queste eccellenze negli ultimi anni hanno conquistato il top del successo internazionale del made in Italy.

Bilancio di fine anno più che positivo

Il bilancio di fine anno presentato dai due Consorzi che tutelano le due denominazioni presenta numeri importanti per un vasto comparto che conta 50 aziende per il Balsamico Igp e 250 per quelle che producono il Tradizionale Dop, con un totale di mille dipendenti ai quali si deve aggiungere tutto l'indotto.  Per il Tradizionale,  prezioso e dalla storia pluricentenaria, confezionato per legge in una bottiglietta dalla forma esclusiva firmata Giugiaro, l'anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento della produzione e delle vendite di oltre il 17%attestando i volumi su quelli pre-pandemia. In particolare, il centro di imbottigliamento consortile ha fatto registrare un aumento del 30% delle quantità imbottigliate.

Superate le 110mila confezioni certificate

«Si sono superate le 110 mila confezioni certificate - ha dichiarato Enrico Corsini, presidente del Consorzio del Balsamico Tradizionale - Ma ciò che più importa per un aceto che deve sottostare a tale eccezionale periodo di invecchiamento sono le giacenze di prodotto nelle tipiche  batterie di botti, che servono per sostenere la produzione delle annate future: la filiera produttiva oggi consta di 250 produttori, che detengono circa 3milioni di litri di prodotto in invecchiamento nelle proprie acetaie. Il deciso incremento rispetto al decennio precedente, che fa ben sperare in un futuro di successo. Necessari tuttavia grandi investimenti per installare e gestire una acetaia, la lunghezza dell’invecchiamento ne fanno un prodotto esclusivo, che viene venduto nei negozi per gourmet e utilizzato nei ristoranti più prestigiosi, con prezzi che spesso superano i cento euro a bottiglietta, ovvero i mille euro al litro». Importante, inoltre, il  patrimonio costituito dalle botti e dei caratelli di vari legni realizzati con i segreti tramandati dai maestri bottai.

Positivi anche i dati presentati dal Consorzio di tutela

Positivi anche i dati presentati all’assemblea dei soci dal Consorzio di tutela aceto balsamico di Modena Igp, sempre relativi all’anno appena trascorso. L'incremento della produzione è stato dell’11% a volume, portandola così a superare la soglia dei 100 milioni di litri certificati. Le zone di produzione sono esclusivamente le province di Modena e Reggio Emilia, dove forte è la presenza di uve caratterizzate dalla giusta concentrazione di zuccheri e acidità. 

«Un momento storico per il settore»

«È un momento storico - ha affermato Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio -  Perché mai fino a oggi il nostro comparto era riuscito a superare la soglia dei 100 milioni di litri. Poi, che un tale record venga segnato nel mezzo di questa congiuntura globale caratterizzata da livelli di incertezza e complessità mai visti, ne enfatizza ancora di più il valore materiale e simbolico. Potremmo dire che in un momento in cui le relazioni internazionali si arrestano o rallentano e molti operatori sono costretti ad attendere e a rimanere a guardare, l’Aceto balsamico di Modena mostra di avere capacità di saper reagire e di guardare al futuro con fiducia».  ITALIAATAVOLA


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