Si riduce la propensione al risparmio delle famiglie. Il calo, secondo quanto riferisce l’Istat è stato di 1,6 punti percentuali, rispetto al trimestre e oggi si attesta all’11%. Un dato quasi equamente bilanciato dall’aumento del reddito (pari all’18%), mentre i consumi sono cresciuti del 3,6%; ovvero, più prodotti nel carrello della spesa degli italiani.
L’Istat: «Crescono reddito e consumi degli italiani e scende la propensione al risparmio»
La propensione al risparmio delle famiglie è pari all'11%, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, secondo quanto rivela l’Istituto nazionale di statistica. Il reddito disponibile delle famiglie e il loro potere d’acquisto sono invece cresciuti. Questo ha inevitabilmente portato a una flessione della propensione al risparmio, che, sempre secondo l’ente sarebbero comunque ancora superiori rispetto a quelli registrati prima della crisi».
Il dato
Il potere d'acquisto è quindi cresciuto dell'1,2% rispetto al trimestre precedente. La flessione della propensione al risparmio, spiega l'Istat, deriva da una crescita della spesa per consumi finali più sostenuta rispetto a quella del reddito disponibile lordo (+3,6% e +1,8%, rispettivamente). Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre del 2021 è stimato al 6,2%, in lieve diminuzione (-0,1 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento degli investimenti fissi lordi (+1,0%) e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile. italiaatavola
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