sabato 13 maggio 2023

Parte dalla Toscana la raccolta delle ciliegie

 

Parte dalla Toscana 

la raccolta delle ciliegie


ALari, in provincia di Pisa è partita la raccolta delle ciliegie in Toscana. Coltivatori Diretti si aspetta un +10% di produzione. Posticipata di una decina di giorni nella parte Sud della regione, in Toscana sono 140 gli ettari destinati alla coltivazione della ciliegia
concentrati tra Livorno (34 ettari), Siena (30 ettari), Grosseto (25 ettari) e Pisa (14 ettari). Una produzione di grande qualità che deve fare i conti con le importazioni dall'estero soprattutto da Turchia, Cile, Stati Uniti, Uzbekistan e Spagna.

Parte dalla toscana la raccolta delle ciliegie

In Toscana parte la raccolta di ciliegie

«Per essere sicuri di acquistare un prodotto locale è importante verificare l'etichetta di origine obbligatoria o fare acquisti direttamente ai produttori nei mercati a chilometri zero di Campagna Amica dove è possibile trovare le varietà locali. Tra le varietà più richieste c'è sicuramente la ciliegia di Lari, protagonista anche della storica sagra in programma il prossimo sabato 27 e domenica 28 maggio e del 2, 3, 4 giugno nel borgo di Lari la cui produzione è commercializzata in zona ed in parte viene venduta nei mercati del resto della Toscana».

Lari, insieme alla vicina Casciana Terme, è la patria della rossa più famosa e punta dritto al riconoscimento del marchio Igp. Sulla raccolta delle ciliegie in Toscana le aspettative sono alte tra i produttori che già a partire dalla prossima settimana inizieranno a raccogliere a mano. Questa ciliegia pisana, spiega Coldiretti, è l'unica ad essere inserita nel paniere regionale delle specialità alimentari tradizionali.

Secondo una prima stima si raccoglieranno tra i 10mila ed i 12mila quintali per una produzione in crescita, rispetto all'annata dello scorso anno, del 10%. Lo spettacolo della fioritura caratterizzata da fiori bianchi-rosa pallidi e profumi dolcissimi, ha lasciato progressivamente il posto al colore rosso intenso dei grappoli che caratterizzano i circa 140 ettari coltivati. iat

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