Aprile 2017 - Si è svolta a Matera l’Assemblea nazionale
della Federazione Italiana Cuochi (FIC)
che per quest’anno si è unita all’evento “Basilicata food&wine”.
Gli associati FIC, oltre ad approvare il bilancio annuale, si sono
riuniti per fare il punto della situazione delle attività che si
svolgono su tutto il territorio nazionale sollevando anche qualche tema
sul quale la Federazione pone sempre grande attenzione. Tra questi
quello relativo alla patente del cuoco: «Quello che a noi interessa - ha spiegato il presidente della FIC, Rocco Pozzulo -
è avere almeno un cuoco certificato in ogni cucina. Assicurarsi insomma
che abbia una sorta di patente di guida che ne riconosca le competenze,
e fare in modo che sia lo Stato a certificarle». Un cuoco che sia
formato soprattutto sulla sicurezza alimentare e che quindi conosca, per
esempio, i principi di conservazione di un prodotto.
Altra questione assai “cara” alla FIC è quella delle malattie professionali.
Se l’anno scorso tutti i cuochi si erano sottoposti a visite posturali
che avevano dato esiti preoccupanti, anche tra i più giovani, quest’anno
è stato l’apparato cardiovascolare a
finire sotto la lente d’ingrandimento tra problemi di circolazione e
pressioni derivanti dallo stress. Stress che tuttavia ha anche effetti
positivi poiché altri esami hanno rilevato come la capacità cognitiva di
un cuoco sia ben oltre la media. Tutti questi esami per poter chiedere
allo Stato di riconoscere la professione e consentire ai cuochi di
andare in pensione qualche anno prima.
A proposito di lavoro, Rocco Pozzulo ha fatto un inciso sui voucher:
«A mio avviso - ha detto - quella dei voucher era una buona legge, c'è
però chi ne ha abusato... penso comunque sarebbe stato meglio sistemarla
in maniera differente. Era qualcosa di positivo perché sappiamo, ad
esempio, che nei ristoranti c'è una grande affluenza di sabato, minore
invece nei giorni feriali. Un ristoratore, nel momento in cui arriva il
sabato, non può chiaramente assicurare stipendi costanti a tutti i
dipendenti che gli occorrono. Il voucher poteva essere una buona
soluzione. Mi auguro che l'istituzione ponga rimedio a questa
situazione, sì eliminando i voucher ma al loro posto mettendo qualcosa
di positivo».
La location lucana in cui si è svolta l’Assemblea
ha consentito poi ai cuochi dell’Unione regionale cuochi lucani di
scaldare i motori in vista del 2019 quando Matera sarà “Capitale europea della cultura”. Di come la cucina locale si sta preparando al grande evento ne ha parlato il presidente dell’Unione, Rocco Giubileo,
che ha spiegato quanto si stia facendo in termini di organizzazione di
corsi professionali al fine di formare giovani cuochi e affinare le
tecniche di quelli professionisti.
Una cucina, quella lucana, che parte dal Peperone di Senise Igp che
da qualche anno è ingrediente principale non solo di antipasti, primi e
secondi, ma anche dei dessert, per giungere ad un ammodernamento dei
piatti della tradizione, alleggerendoli. «È uno dei prodotti di
eccellenza, ma non il solo. Basta pensare ai vini o alle acque minerali
della nostra zona. Insomma, il turista deve sedersi a tavola e
assaggiare tutto ciò che di meglio possiamo offrirgli».0
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