VINO: CONFERENZA TENUTA
ALLA
SOCIETÀ FILOTECNICA
DA EDMONDO
DE AMICIS
A TORINO
NEL 1880
Studiato
il vino nella vite, considerato nella leggenda, nella poesia e nei costumi, visto come si compone e come si traffica, in che maniera opera sull'organismo, e per che via conduce al delitto, alla pazzia e alla morte, non resta che a trattare dei suoi effetti psicologici: dire, cioè, come agisca sull'intelligenza, sull'immaginazione e sul sentimento, fin che si rimanga, bevendo, molto di qua da quel limite funesto, varcato il quale bevitore cade nelle mani del professore Lombroso.
Riguardo agli effetti generali e
ordinari del vino non potrò dir nulla che la maggior parte degli uditori non abbia osservato e non sia in grado di
A ciascuno, almeno una volta in vita sua, dopo un banchetto geniale d'amici, nel quale si sia troppo spesso affacciato, come disse un poeta, al finestrino rotondo del calice, sarà occorso di riandare tra sé, il giorno seguente, i diversi periodi d'alterazione per cui passò la sua mente, il suo cuore e il suo linguaggio; di fare uno sforzo per
rendersi conto della progressione dell' ebbrezza, di studiare quell' io fittizio ch'egli è stato per qualche ora, curiosamente,
come avrebbe fatto uno sconosciuto.
rendersi conto della progressione dell' ebbrezza, di studiare quell' io fittizio ch'egli è stato per qualche ora, curiosamente,
come avrebbe fatto uno sconosciuto.
Edmondo de Amicis |
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