Vespaiola
per la prima
del Torcolato
Tutti in piazza a Breganze
- > XXII^ EDIZIONE DELLA PRIMA SPREMITURA DELL'UVA AUTOCTONA
- > RACCOLTA A MANO, APPASSITA E PIGIATA IN PIAZZA
- > TUTTI I VIGNAIOLI DEL TORCOLATO
- > DAL MATTINO AL TRAMONTO CON IL FRUTTAIO TOUR
XXII^ edizione della prima spremitura dell'uva autoctona
Conto alla rovescia ormai in dirittura finale per l'atteso appuntamento del 15 gennaio con la “Prima del Torcolato”. Una delle grandi manifestazioni enologiche italiane che richiama nella città di Breganze migliaia di appassionati ed estimatori di quel vino, Torcolato DOC Breganze, che Luigi Veronelli definì il “vino dolce non dolce “ . Celebrato durante questo evento che è ormai entrato nella storia delle presentazioni enologiche nazionali e internazionali ma che ha conservato intatta la sua spontaneità di grande manifestazione pubblica, proprio nella piazza principale della città. Chiamata a raccolta sotto la torre campanaria per la prima spremitura delle uve appassite dell'ultima vendemmia, destinate alla produzione del Torcolato.
Raccolta a mano, appassita e pigiata in piazza
Produzione, quella del Torcolato di Breganze , raffinata che si ottiene dai grappoli più belli dell'uva bianca autoctona Vespaiola, esclusiva della zona DOC Breganze, che viene raccolta a mano durante la vendemmia e posta ad appassire durante i mesi freddi nei locali delle cantine più asciutti ed arieggiati, i fruttai. Dopo quattro lunghi mesi, che in terra di Breganze, ai piedi delle Prealpi vicentine sono caratterizzati da un clima fresco e asciutto, i vignaioli si dedicano all'asciugatura delle uve, ricorrendo al sistema "abbaino-finestra": quando il tempo è umido, la frutta è protetta al chiuso del fruttaio; quando il cielo si apre, regalando orizzonti che spaziano fino a Venezia, si spalancano anche finestre ed abbaini, in modo da permettere all'aria tiepida ed umida di uscire e di far entrare quella fredda e secca.
La sapiente lavorazione tradizionale risale all'epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, quando la “Dominante”, con la perdita del predominio sulle isole dell'arcipelago greco, dovette rivolgersi all'entroterra veneto per sostituire il Malvasia di quelle isole. A Breganze trovarono un vino meravigliosamente dolce, il Torcolato, che, con i suoi profumi floreali di incredibile freschezza tradotte poi in note di dolcezza per il palato, dall'albicocca secca alla scorza di mandarino, dalla mela cotta al dattero, conquistò la nobiltà veneziana e non solo.
La sapiente lavorazione tradizionale risale all'epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, quando la “Dominante”, con la perdita del predominio sulle isole dell'arcipelago greco, dovette rivolgersi all'entroterra veneto per sostituire il Malvasia di quelle isole. A Breganze trovarono un vino meravigliosamente dolce, il Torcolato, che, con i suoi profumi floreali di incredibile freschezza tradotte poi in note di dolcezza per il palato, dall'albicocca secca alla scorza di mandarino, dalla mela cotta al dattero, conquistò la nobiltà veneziana e non solo.
Tutti i vignaioli del Torcolato
Per celebrare il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata di questo opulento ma mai stucchevole vino bianco dolce, orgoglio e vanto dell'enologia italiana nel mondo, da ventidue anni i suoi produttori gli dedicano una festa di piazza in una suggestiva e giocosa liturgia: la terza domenica di gennaio, tutti i vignaioli del Torcolato si ritrovano al cospetto di un antico torchio a vite, ristrutturato e messo a norma, già appartenuto al nonno di uno di loro. Ognuno porta un po' delle uve appassite, frutto della propria vendemmia, e le mette nel torchio con tutte le altre. In un crescendo spettacolare di emozioni e rievocazioni (balli di contrada, antichi mestieri), il torchio comincia a spremere la Vespaiola appassita, per ricavare il mosto del nuovo Torcolato, che viene poi centellinato tra i partecipanti alla festa.
Dal mattino al tramonto con il Fruttaio Tour
Tutto il paese è coinvolto: il parroco apre l'alta torre del campanile di Breganze, seconda solo a quella di S. Marco a Venezia, per una visita guidata a piccoli gruppi e un "brindisi in quota", fra le imponenti campane, con il Torcolato. La Magnifica Fraglia del Torcolato riempie ogni spazio con le sgargianti tuniche color verde brillante, come le foglie della vite, e giallo oro, come il Torcolato. Il mercatino dei prodotti alimentari tipici e del Torcolato di tutti i produttori assicura la possibilità di degustare specialità quasi introvabili. Ma soprattutto le cantine produttrici di Torcolato tengono le porte aperte, al mattino e dopo il tramonto, per ospitare il pubblico offrendo degustazioni e visite guidate nell'ambito del cosiddetto "Fruttaio Tour – Scopri come e dove nasce il Torcolato".
Vinoecibo
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