lunedì 7 dicembre 2020

Il "Cenone" di Capodanno in camera? Ecco cosa faranno (o non faranno) gli hotel in tutta Italia

 

Il "Cenone" di Capodanno 

in camera? Ecco cosa 

faranno (o non faranno

gli hotel in tutta Italia

Primo Piano del 06 Dicembre 2020 | 08:30

È unanime la contrarietà degli albergatori, dalla montagna alle città. E la box food in camera sembra non piacere nemmeno ai clienti visto che le prenotazione per la Vigilia stanno crollando. Dove ci si organizzerà dopo la cena consumata rigorosamente in camera ci sarà un brunch finio alle 18.00 il giorno dopo. E alle 22 scatta il coprifuoco
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Niente cenone di Capodanno neanche per chi alloggia in hotel, dove gli ospiti potranno cenare solo in camera per la notte della viglia del nuovo anno. L’ennesimo Dpcm del Governo Conte che vieta i festeggiamenti nei luoghi chiusi è una doccia fredda per quanti speravano in una piccola ripresa del turismo italiano nelle feste. E subito sono crollate le prenotazioni e anche alcune di quelle già fatte in queste ore sono state ritirate, per lo più senza oneri per i clienti perché pochissimi albergatori aveva chiesto caparre in un momento così complicato per tutti.

Ma chissà, magari a qualcuno potrebbe anche interessare di festeggiare il Capodanno confinato nella camera da letto di un hotel con una food box. Forse in un piccolo albergo in montagna, con una cucina fra canederli, speck o fontina, l’esperimento potrebbe anche riuscire.

Ursula Mahlknecht Pizzinini (Rosa Alpina) - Cenone di Capodanno in camera? Ecco cosa faranno gli hotel in Italia
                                    Ursula Mahlknecht Pizzinini (Rosa Alpina) 

Il Rosa Alpina non apre proprio a San Cassiano
Ma nei grandi alberghi per le vacanze di massa sembra improponibile (anche solo per garantire un minimo di servizio decente, di fatto impossibile). E a maggior ragione se parliamo di hotel di lusso dove il ristorante è un elemento non secondario per scegliere quella destinazione. È il caso delHotel Rosa Alpina, con l’annesso ristorante tristellato st. Ubertus, di San Cassiano, in Alta Badia sulle Dolomiti, che fra impianti da sci chiusi e cena in camera ha deciso di non aprire nemmeno nelle vacanze di Natale. «Quest’anno non ci sono i presupposti per gli esercizi ricettivi di aprire nel periodo festivo. Con grande rammarico, in seguito all’ultimo DPCM, abbiamo deciso di riaprire l’hotel l’8 gennaio 2021», taglia corto Ursula Mahlknecht Pizzinini, head of communication del Rosa Alpina annunciando una scelta che sarà certamente seguita da molti altri albergatori dell’arco alpino, indipendentemente dalle stelle che possono avere. L’ultima  mazzata per chi sperava in un po’ di lavoro durante le feste…

Niente veglioni e cenoni, dunque negli alberghi la notte di San Silvestro. Chi vorrà trascorrere l’ultima notte dell’anno in un hotel si dovrà accontentare del servizio in camera, i ristoranti interni dovranno chiudere obbligatoriamente alle 18.00. E la crisi già drammatica si taglia ora a fette in tutta Italia. Se sarà difficile aprire in montagna, dove comunque c’è un po’ più di magia del Natale con la neve, la situazione si mette davvero male per il resto d’Italia dove la crisi si è già portata via il 90% del fatturato annuo.

Maria Ida Avallone Grand Hotel Parker's) Cenone di Capodanno in camera? Ecco cosa faranno gli hotel in Italia

                         Maria Ida Avallone Grand Hotel Parker's)

Niente cena in camera al Grand Hotel Parker's di Napoli
Da Napoli arriva ad esempio a raffica di no all’idea di portare qualcosa che possa somigliare ad un “cenone” in camera. Se ne fa interprete Maria Ida Avallone, titolare del Grand Hotel Parker's: «Abbiamo fatto la scelta di restare aperti, nonostante il sacrificio economico che ciò comporta, per una forma di rispetto verso la nostra città. Offriamo i servizi che possiamo dare in conformità ai DPCM che si susseguono. Per quanto attiene le imminenti festività di fine anno, saremo aperti ma il servizio di ristorazione lo eroghiamo solo a pranzo. Pertanto anche il 31 dicembre faremo pranzo, ma non cena. Non crediamo alla fattibilità di servire la cena in camera, sarebbe nota stonata. Preferiamo di gran lunga anticipare al pranzo e, aggiungo, saremo aperti a pranzo anche a Capodanno».

Ezio Indiani (Principe di Savoia) - Cenone di Capodanno in camera? Ecco cosa faranno gli hotel in Italia

                                Ezio Indiani (Principe di Savoia)

Una cattivera inutile del Governo per Ezio Indiani (Principe di Savoia di Milano)

E se la box food in camera non trova consensi né in montagna, né nelle città ad alta vocazione turistica, l’effetto è ugualmente devastante nelle città che di solito non sono meta del turismo di Natale. Pensiamo a Milano dove Ezio Indiani, general manager del Principe di Savoia, nonché presidente dell’European hotel managers association, commenta con una battuta questa “novità”. «Mi sembra una cattiveria inutile, una scelta non appropriata considerando che molti alberghi potevano garantire il previsto distanziamento in sicurezza nei loro ristoranti interni. Capisco l’obiettivo di evitare assembramenti pericolosi in questa fase - aggiunge - ma confermando le regole in vigore, a partire dal massimo di 4 persone al tavolo, soprattutto per hotel che non sono in località montane, avremmo potuto evitare un ulteriore danno economico». La conseguenza immediata è che le già poche prenotazioni previste per fine anno nelle città andranno a picco. Non dimentichiamo che molti aspettavano il Dpcm proprio per prenotare per le feste… «Noi pensavano di occupare al più 15-20 camere per avere al ristorante, senza ovviamente balli, 30/40 clienti sui 50/60 posti al massimo che possiamo avere con le attuali disposizioni. A questo punto – conclude Indiani - perderemo anche quelle e , sperando che la Lombardia sia in zona gialla, ci resta solo un pranzo per il 1° dell’anno».

Il ristorante del Turin Palace - Cenone di Capodanno in camera? Ecco cosa faranno gli hotel in Italia

                                                  Il ristorante del Turin Palace

Non è utile al Turin Palace a Torino

Una disposizione che in modo ancora più esplicito viene bocciata anche a Torino da Piero Marzot, direttore generale del Turin Palace Hotel, che così sintetizza la scelta di molti colleghi: «Abbiamo avuto pochissime richieste già durante il precedente periodo in cui si poteva servire la cena solo ai clienti ospiti. Per quanto riguarda il “cenone di Capodanno in camera” non riteniamo utile usufruire di questa possibilità pur avendo l’albergo aperto. Le problematiche del settore sono ben più complesse».

Davide Collu (T Hotel) - Cenone di Capodanno in camera? Ecco cosa faranno gli hotel in Italia

                                                Davide Collu (T Hotel)

Inapplicabile a Cagliari al T Hotel

òicabiole Ancora più duro il giudizio che viene dalla Sardegna.  di Cagliari, è furioso: «Applicheremo le misure imposte in modo rigoroso, ma tenerci aperti è, da parte del Governo, il peggior dispetto che potesse farciIl servizio in camera a Capodanno è inapplicabile, gli ospiti non avrebbero un servizio ragionevolmente gradevole e gradito. Ci stanno dicendo, in pratica, che le persone devono restare a casa. Abbiamo delle prenotazioni che sono legate a una serie di servizi che non potremo più erogare».

Facile capire che su queste basi ci saranno disdette a raffica anche per le poche prenotazioni di chi sperava in un intervento meno drastico del Governo Difficile sperare che arrivino turisti italiani, dal 21 dicembre scatta il divieto di uscita da tutte le regioni. «Le prenotazioni sono in calo del 50% sin da marzo, il fatturato è in calo e abbiamo dipendenti in cassa integrazione», conclude Collu-

In hotel, al massimo, solo box food e brunch fino alle 18 il 1° gennaio
in camera per gli hoetl aperti e Per gli alberghi che saranno aperti per il Capodanno resta quindi questa sola soluzione, che magari qualcuno potrebbe anche rendere attrattiva vista la fantasia degli italiani. Resta che per chi avrà fatto check-per essere in hotel il 31 dicembre potrà avere solo una cena food box servita in camera durante la vigilia e poi un Brunch di Capodanno il 1° Gennaio 2021 fino alle ore 18.00, rispettando il consumo per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.

E nessuno pensi di festeggiare comunque all’aperto: gli assembramenti sono infatti vietati anche durante le feste e c’è il coprifuoco alle 22 (da 400 a 1000 euro le multe previste), sia per strada che nelle piazze. Al massimo, qualche albergo potrebbe organizzare dei fuochi artificiali nel suo giardino, ma vista la crisi generalizzata è facile immaginare che quest’anno ci saranno anche pochi luci in cielo a mezzanotte … nella speranza di un 2021 a 5 stelle!

di Alberto Lupini
direttore
Alberto Lupini


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