martedì 18 maggio 2021

Progetto green per smaltire le cozze: dal guscio arredamento e mangimi

 

Progetto green per smaltire 

le cozze: dal guscio arredamento 

e mangimi


Buone da mangiare ma difficili da smaltire. Stiamo parlando delle cozze. Per ovviare al problema si è pensato a una svolta green. Se la polpa resta la protagonista indiscussa di spaghettate e sauté, la parte non commestibile viene trasformata in mobili di arredamento e mangimi, grazie all'innovazione di un progetto in Sardegna improntato all''economia circolare.
Un modo per valorizzare materiali e trasformare rifiuti potenzialmente dannosi per gli ecosistemi costieri, comprese le classiche retine per allevare questa specie. I gusci delle cozze, infatti, sono di pietra calcarea, materiale che non solo non è biodegradabile ma ha anche lunghissimi tempi di smaltimento. Si tratta di una filiera green dal grande potenziale, fa sapere Fedagripesca-Confcooperative, che oggi vale una decina di milioni grazie ad una produzione di oltre 63mila tonnellate l'anno, coprendo i due terzi del fabbisogno comunitari.

Diversi i progetti italiani, come quello in Liguria, dove la cooperazione è impegnata a salvare gli impianti di mitilicoltura del Golfo di La Spezia dalle orate, grandi appassionati di questo mitile con uno 'spaventapasseri. Oltre a polpa e guscio, si può riciclare anche il bisso, il filamento che consente alle cozze di attaccarsi alle superfici di rocce o scafi delle navi. Si tratta di una fibra tessile da cui si ricavano tessuti già da tempo nel Mediterraneo, chiamata la seta del mare. italiaatavola

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