Clima, in anticipo la raccolta
dei fiori di zafferano
in Toscana
Lo segnala Coldiretti spiegando che i fiori sono più piccoli e che la produzione è in calo a causa del terreno rimasto arido per lungo tempo a causa del clima e della siccità; tuttavia, la qualità è salva per lo zafferano made in Tuscany.
La Toscana è tra le regioni storicamente vocate alla coltivazione della spezia più pregiata e costosa del mondo (crocus sativus, tracce già a partire dal Medioevo), e piccole aziende agricole fanno una produzione tra i 60 ed i 70 chili.
Il più famoso e pregiato è quello di San Gimignano Dop.
«Per lo zafferano, pianta abituato sia al freddo che alla siccità, è stata una stagione meno complicata rispetto ad altre colture - spiega Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana - La raccolta, che si sta avviando verso la conclusione, è andata bene alla luce delle molte problematiche climatiche».
Tra i produttori emergono le differenze tra zona e zona. All'azienda agricola bio Officinali San Marco di Asciano (Siena) la raccolta è iniziata intorno al 14 ottobre. «L'assenza di piogge, nel momento cruciale, ha inciso sulla produzione di fiori come del resto è stato per altre produzioni agricole. I fiori sono sani ma in numero minore rispetto ad una stagione media - spiega la titolare Federica Zurli- Ci sarà meno prodotto ma ciò che importante è aver preservato la qualità: gli stimmi sono molto belli. Avremo un ottimo zafferano biologico». Dalle Crete Senesi all'area fiorentina la situazione non è molto diversa. È mancata quell'escursione termica fondamentale nel mese di settembre. Questo fattore ha determinato una minore germinazione. Iat
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