Le arachidi accompagnano da sempre la nostra alimentazione quotidiana, spesso considerate alla stregua della frutta secca ma, dal punto di vista botanico, appartenenti alla famiglia delle Leguminose. Novembre è uno dei momenti in cui se ne parla di più: in questo periodo, infatti, si conclude la raccolta italiana e il mercato ne offre una grande varietà, dalle tostature classiche ai prodotti trasformati. Ricche di energia e nutrienti, versatili in cucina e sostenute da una storia affascinante, le arachidi rappresentano uno di quegli alimenti che uniscono tradizione agricola, gusto e benessere.

Che cosa sono le arachidi e la loro storia
Le arachidi sono i semi dell’Arachis hypogaea, una pianta erbacea che sviluppa i suoi frutti sotto terra. Pur essendo legumi, per composizione nutrizionale sono molto simili alla frutta secca a guscio: energetiche, ricche di grassi “buoni”, proteine e micronutrienti preziosi. Originarie dell’America centrale e meridionale, le arachidi venivano coltivate migliaia di anni fa dalle popolazioni precolombiane, che le utilizzavano come fonte di energia e per preparazioni rituali. Con l’arrivo degli europei nel Nuovo Mondo, il loro consumo si diffuse rapidamente: raggiunsero l’Europa, poi l’Africa - dove trovarono un clima particolarmente favorevole - e infine gli Stati Uniti, diventando uno dei semi da olio più coltivati. Oggi i principali produttori commerciali sono Cina, India, diversi Paesi africani e Usa, ma il loro consumo è globalizzato e stabile tutto l’anno.
Le proprietà nutrizionali delle arachidi
Le arachidi tostate apportano circa 598 calorie ogni 100 grammi, con una composizione dominata dai grassi (circa il 75% delle calorie totali), seguiti da proteine (19%) e carboidrati (6%). In 100 grammi, come scrivono gli esperti di Humanitas Salute, troviamo:
- 16,13 g di carboidrati
- 25,80 g di proteine
- 49,24 g di lipidi, di cui monoinsaturi, polinsaturi e una quota minore di saturi
- 8,5 g di fibre, soprattutto insolubili
- Vitamine del gruppo B (niacina, piridossina, riboflavina, tiamina, folati, acido pantotenico)
- Vitamina E
- Minerali come potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro, rame, zinco, manganese, selenio

Si distinguono inoltre per la presenza di composti fenolici con azione antiossidante, in particolare acido p-cumarico, resveratrolo, biocanina-A e genisteina.
Benefici e potenziali controindicazioni
Le arachidi, pur appartenendo ai legumi, hanno caratteristiche simili a noci, mandorle e simili. I grassi monoinsaturi contribuiscono alla riduzione del colesterolo LDL (“cattivo”) e all’aumento dell’HDL (“buono”); le proteine contengono aminoacidi essenziali utili alla crescita e al mantenimento muscolare. La presenza di acido p-cumarico e resveratrolo aggiunge un ulteriore valore: sono antiossidanti potenti, associati a una potenziale protezione da tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Biocanina-A, genisteina e vitamina E rafforzano questo profilo, mentre le vitamine del gruppo B favoriscono un buon metabolismo energetico.
Come si utilizzano in cucina
Le arachidi sono uno degli ingredienti più versatili in assoluto. Si consumano tostate e salate, oppure al naturale come snack energetico. Entrano nella preparazione di creme e salse, dal famosissimo burro di arachidi alle salse di ispirazione asiatica, perfette per accompagnare carni bianche e piatti vegetali. Sono ottime nelle ricette di pasticceria, nei biscotti e nelle barrette energetiche, e diventano croccanti topping per insalate o piatti etnici. L’olio di arachidi, resistente alle alte temperature, è molto apprezzato per le fritture leggere e per cucinare senza alterare i sapori.

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