Il Comune di Bergamo ha approvato un nuovo regolamento, in attesa di discussione in Consiglio comunale, dedicato alle strutture ricettive non alberghiere. Il documento, composto da 12 articoli, mira a garantire standard minimi di qualità, sicurezza e accessibilità per case e appartamenti per vacanze, foresterie lombarde e alloggi in locazione turistica.

Aree interessate e obiettivi
Il regolamento si applicherà a Città Alta e ai borghi storici, tra cui Borgo Canale, Pignolo, Santa Caterina, Sant’Alessandro, San Leonardo e Borgo Palazzo. La sindaca Elena Carnevali evidenzia che negli ultimi dieci anni gli arrivi turistici sono aumentati del 152% e le presenze del 170%, rendendo necessaria una regolamentazione che tuteli l’equilibrio tra residenzialità e accoglienza, soprattutto in zone a elevata densità ricettiva.
Tra i requisiti principali, il regolamento stabilisce la visitabilità, garantendo l’accesso per persone con ridotta mobilità alla zona soggiorno e almeno a un bagno. Per le case vacanza e le locazioni turistiche è richiesta almeno un’unità accessibile ogni tre, mentre per le foresterie lombarde è necessaria almeno una camera accessibile. Le norme prevedono inoltre la disponibilità di parcheggi, con un posto auto per unità fino a 50 m² e due posti per strutture più grandi. Le foresterie devono assicurare un posto ogni due camere. Infine, tutte le nuove strutture devono possedere il Certificato di agibilità o la Segnalazione certificata di agibilità, comprensiva della conformità di tutti gli impianti.
Tempistiche per le strutture esistenti
e obblighi di raccolta differenziata
Le strutture aperte dopo l’entrata in vigore del regolamento dovranno rispettare i requisiti già al momento della comunicazione di inizio attività. Le strutture esistenti avranno due anni di tempo per adeguarsi all’agibilità, mentre le disposizioni su visitabilità e parcheggi non si applicano retroattivamente. Il regolamento introduce anche l’obbligo di raccolta differenziata, con spazi, attrezzature e informazioni multilingua a disposizione degli ospiti. Le violazioni comporteranno sanzioni comprese tra 25 e 500 euro.
Coinvolgimento delle associazioni di categoria
e monitoraggio dell’impatto turistico
Secondo la dirigente dell’Edilizia privata, Giovanna Doneda, «in un quadro legislativo che non consente ai comuni di intervenire direttamente sulle locazioni turistiche, abbiamo scelto di elevare gli standard di qualità, accessibilità e sicurezza» secondo quanto dichiarato al Corriere della Sera. La stesura del regolamento ha previsto il coinvolgimento delle associazioni di categoria come Confesercenti e Confcommercio. Negli ultimi tre anni, il numero di strutture extra-alberghiere a Bergamo è più che raddoppiato, passando da 723 a 1.634 unità.
Un censimento promosso da VisitBergamo ha evidenziato che solo una parte minima delle strutture rispetta i criteri di visitabilità, con criticità maggiori nei borghi storici. La giunta ha introdotto un indice di densità ricettiva, che misura il rapporto tra attività turistiche e unità abitative: a novembre 2025 Città Alta ha registrato un valore del 15,72%, considerato un punto di attenzione per mantenere equilibrio tra funzioni residenziali e turistiche. L’assessora alle Politiche della casa, Claudia Lenzini, sottolinea che «c’è un patrimonio immobiliare dismesso che non rientra nell’offerta abitativa. Non è corretto affermare che l’offerta turistica sottragga l’intero patrimonio residenziale».

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