giovedì 20 novembre 2025

Milano. Nel 2026 raddoppia la tassa di soggiorno

 

Nel 2026 raddoppia 

la tassa di soggiorno 

negli hotel e b&b di Milano

Per l’anno olimpico Milano introduce un’imposta maggiorata valida per tutte le strutture ricettive. Una scelta che punta a sostenere i servizi cittadini ma che apre un fronte di tensione con operatori e viaggiatori

Nel 2026 Milano accoglierà atletidelegazioni e appassionati da tutto il mondo per le Olimpiadi invernali di Milano-CortinaSarà quasi sicuramente un anno segnato da una spinta straordinaria al turismo, con un flusso di arrivi che la città non vede spesso, e proprio in vista di questo scenario la Giunta comunale ha dato il via libera all’aumento dell’imposta di soggiornoUn provvedimento discusso per settimaneora ufficialele tariffe raddoppierannoma solo per dodici mesi.

Nel 2026 raddoppia la tassa di soggiorno negli hotel e b&b di Milano

Nel 2026, per le Olimpiadi, negli hotel e case vacanza di Milano raddoppia la tassa di soggiorno

Le nuove tariffe per hotel e b&b

La decisione nasce dalla possibilità introdotta dal decreto Anticipi di ottobreche consente ai comuni della Lombardia e del Veneto entro 30 km dalle sedi di gara di rincarare la tassa fino a cinque euro a notte. È una facoltà pensata per sostenere i territori durante un evento che, fra infrastrutture, manutenzioni e servizi, richiede attenzione e investimenti continuiMilano l’ha colta senza esitareconsiderata la mole di visitatori attesa e la pressione che inevitabilmente ricadrà sulla città.

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026 il nuovo tariffario sarà netto10 euro a notte per gli hotel a quattro e cinque stelle7,4 euro nei tre stelle5 euro nei due stelle e 4 euro nelle strutture a una stellaPer case vacanzeaffitti brevi e b&b l’imposta arriverà a 9,5 euromentre le case per ferie si fermeranno a 7 euroOstelli e campeggi resteranno più bassia 3 euroMetà dell’incremento finirà comunque allo Statocon modalità operative ancora da definirementre il resto rimarrà al Comune per interventi legati al turismodalla manutenzione dei beni culturali ai servizi pubblici.

Le reazioni degli operatori: hotel e affitti brevi in allarme

Un aumento che, però, scontenta tutti. Dai turisti agli albergatori. Dura, ad esempio, la posizione di Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, che a Il Sole 24 Ore ha ricordato come la città abbia faticosamente costruito negli anni la propria reputazione internazionale legata ai congressi e ai viaggi business, due segmenti fondamentali per l’economia milanese anche nelle stagioni non turistiche: «L’aumento della tassa di soggiorno a Milano per il 2026 ci preoccupa perché rischia di distruggere quello che si è costruito in 25 anni per rendere la città una destinazione mondiale per i congressi e per il turismo business, quindi serve un’esenzione per il turismo congressuale».

Nel 2026 raddoppia la tassa di soggiorno negli hotel e b&b di Milano

La decisione di raddoppiare la tassa di soggiorno scontenta tutti

Sul fronte degli affitti brevi il clima non è diversoMarco Celani, presidente di Aigab (Associazione italiana gestione affitti brevi)ha aggiunto come un rincaro all’ingresso possa scoraggiare una fascia significativa di visitatoricon ricadute ben oltre il comparto ricettivo: «L’aumento dell’imposta di soggiorno a Milano avrà un effetto depressivo, con ricadute negative in tutti i settori, dalla ristorazione ai commercianti, dai trasporti (pubblici e privati) agli eventi. Con un dazio all’ingresso si rende meno conveniente venire a Milano a tutticon esclusione dei ricchi».

Un 2026 che andrà oltre le tre settimane dei Giochi

Le Olimpiadi, ricordiamo, dureranno dal 6 al 22 febbraioma l’effetto sulla città si estenderà ben oltre quelle tre settimaneL’imposta raddoppiata accompagnerà tutto il 2026 e renderà possibile valutare non solo l’impatto diretto dell’eventoma anche ciò che succederà nei mesi successiviquando Milano tornerà alla sua normalitàSarà allora, con i dati completi di un intero anno, che si potrà capire se il rincaro avrà inciso sulle presenzesui ricavi del settore e sulla capacità della città di sostenere un grande appuntamento internazionale senza alterare in modo duraturo l’equilibrio del mercato turistico.

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