mercoledì 12 novembre 2025

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete...

 

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete per i turisti buongustai

Tony Lo Coco e Luciano Pennisi, presidente e vice
dell'associazione durante il congresso Gensy
Dal rebranding dell’ex associazione Le Soste di Ulisse, nasce La Sicilia di Ulisse per distinguersi da altre associazioni e valorizzare l’identità territoriale. Ulisse è metafora del viaggio alla scoperta della Sicilia attraverso ristoranti gourmet, hotel di charme, cantine e pasticcerie. Il congresso biennale dell'associazione ha posto l'attenzione su benessere, rete tra associati, accoglienza e l’ingresso di cinque nuove realtà

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete per i turisti buongustai

Un nuovo nome per una storia che continua. L’associazione che per oltre vent’anni ha rappresentato l’eccellenza dell’enogastronomia e dell’ospitalità siciliana si presenta oggi con una nuova identità: La Sicilia di Ulisse. Una scelta che segna un passaggio importante, non solo formale ma sostanziale: l’ex Le Soste di Ulisse ha deciso di rinnovare il proprio marchio per distinguersi da altre realtà con denominazioni simili - in particolare l’associazione nazionale Le Soste, presieduta oggi da Davide Oldani - e affermare con forza la propria appartenenza territoriale. «Il passaggio innanzitutto è stato un cambiamento di brand, di nome. Abbiamo valutato due problematiche importanti: la prima era la confusione con un’altra associazione nazionale, la seconda la necessità di dare un’identificazione territoriale. Quando dici Sicilia di Ulisse, i clienti stranieri sanno subito dove siamo. In un mondo mediatico veloce, il pensiero deve essere immediato,» spiega Tony Lo Coco, presidente dell’associazione e chef patron del ristorante una stella Michelin I Pupi di Bagheria (Pa).

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete per i turisti buongustai

Tony Lo Coco, presidente dell’associazione

Il nuovo nome vuole sottolineare ciò che da sempre è al centro della missione dell’associazione: la Sicilia stessa, terra di accoglienza, di gusto e di cultura. E l’Ulisse evocato dal nome non è solo un riferimento mitologico: è la metafora del viaggio, dell’esplorazione continua, dell’incontro tra persone e luoghi. Un invito a scoprire l’isola tappa dopo tappa, attraverso i suoi ristoranti gourmet, i boutique hotel, le cantine e le pasticcerie storiche che compongono una mappa esperienziale unica nel Mediterraneo. «Ulisse è viaggio, quindi viaggiare come Ulisse significa scoprire la Sicilia. Quando un cliente ci chiede dove andare a mangiare in una determinata località o a trovare una cantina, gli diamo indirizzi sicuri per un viaggio fatto di benessere e qualità,» aggiunge Lo Coco.

L’associazione che unisce il buono e il bello della Sicilia

Fondata nel 2002 da un gruppo di chef visionari, La Sicilia di Ulisse riunisce oggi circa un'ottantina di soci: tra ristoranti, pasticcerie e hotel di charme e 21 cantine partner. «Il valore di fare rete in Sicilia è quasi naturale. Non vediamo i colleghi come concorrenti, ma come alleati. Lavorare insieme aumenta il livello del territorio e porta più persone da noi,» sottolinea Lo Coco.

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete per i turisti buongustai

Tony Lo Coco spiega la sua cucina durante una delle cene evento che hanno animato il congresso Gensy

L’obiettivo è quello di promuovere la Sicilia come destinazione di qualità totale, in cui ospitalità, cibo e vino diventano linguaggi di un’unica esperienza. Dai resort affacciati sul mare ai relais di campagna, dalle cantine storiche ai ristoranti stellati, ogni socio è ambasciatore dei valori di accoglienza, autenticità e cura dell’ospite che caratterizzano l’isola. «La base dell’associazione è stata l’amicizia. Quando si fa entrare un nuovo socio, non si pensa solo all’aspetto economico, ma alla mentalità: deve condividere i nostri valori,» aggiunge il presidente. La Sicilia di Ulisse è dunque come un vero e proprio brand collettivo, capace di unire le migliori imprese del territorio sotto un’unica visione di bellezza, qualità e identità culturale.

Il cambio di nome e il rapporto con l’associazione nazionale

Anche Davide Oldani, presidente dell'associazione Le Soste, ha voluto condividere la sua visione sul passaggio e sul dialogo tra le due realtà: «Quando ho preso l’incarico, la prima cosa che ho detto ai miei colleghi è stata: “Siamo amici, siamo colleghi”. Il nostro settore non ha bisogno di contrapposizioni, ma di rispetto reciproco. Tra i 44 e i 25 anni di vita delle due associazioni, Le Soste e Le Soste di Ulisse, c’era una distanza temporale, ma non sostanziale. In due mesi, grazie alla stima reciproca e al rispetto che ci deve essere in questo mestiere, siamo riusciti a costruire un ponte. Siamo diversi, certo, ma non lontani: siamo italiani. E per questo sono orgoglioso di essere stato presente al congresso biennale della Sicilia di Ulisse».

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete per i turisti buongustai

Davide Oldani, presidente dell'associazione Le Soste

Oldani sottolinea come il dialogo e la collaborazione siano stati fondamentali per affrontare le possibili confusioni tra le associazioni e per valorizzare la Sicilia come territorio unico, senza competizione ma con un approccio di rete: «Ci sono state anche un po’ di scaramucce negli anni, com’è normale, ma alla fine ci siamo ritrovati. Così è nato un percorso condiviso, in cui chi è arrivato prima porta avanti il valore costruito e chi arriva dopo raccoglie e rinnova.» Questo intervento rafforza il significato del rebranding: La Sicilia di Ulisse non è solo un cambio di nome, ma un passaggio strategico e culturale, capace di identificare chiaramente il territorio e creare un ponte tra tradizione e innovazione. 

Gensy 2025: a Palermo il congresso del nuovo corso

L'Hotel des Palmes di Palermo ha ospitato Gensy, il congresso biennale che segna l’avvio ufficiale del nuovo percorso. L’evento, fortemente voluto dal presidente Tony Lo Coco e dal consiglio direttivo, è stato l’occasione per presentare pubblicamente il rebranding, i nuovi intenti associativi e il significato più profondo di questa evoluzione. «Il tema del benessere è naturale per noi, perché ogni giorno nei nostri ristoranti e strutture cerchiamo di far stare bene le persone: attraverso il piatto, il vino, una buona colazione, un’ottima Spa. L’associazione diventa un valore aggiunto anche nella relazione con produttori e pescatori, creando una catena di benessere che arriva fino al cliente,» dice Lo Coco.

Il nome scelto per il congresso, Gensy, nasce dalla radice latina gens - popolo, comunità - e simboleggia il legame tra radici e futuro. È un termine che racchiude appartenenza, apertura e umanità, riflettendo lo spirito dell’associazione: creare una rete di professionisti che, insieme, raccontano la Sicilia contemporanea.

Cibo, vino e ospitalità come linguaggi di benessere

Durante Gensy 2025 si è riflettuto su cosa significhi oggi “far star bene le persone”. In un mondo che corre veloce, il tempo condiviso attorno a una tavola diventa un atto di consapevolezza. Cibo, vino e accoglienza si fondono per creare esperienze che nutrono corpo e spirito, superando l’idea di semplice consumo e restituendo al convivio il suo valore umano e culturale. Uno spazio importante del congresso è stato dedicato al tema del benessere consapevole, inteso come equilibrio tra piacere, cultura e cura di sé. L’associazione ha scelto di proporre un approccio che valorizza la qualità e la sostenibilità, evitando ogni forma di estremismo alimentare: nutrire il corpo e coltivare l’anima, come recita il claim scelto per questa edizione.

Un impegno anche sociale

La Sicilia di Ulisse conferma anche la propria sensibilità sociale. Durante il congresso è stato annunciato il sostegno a due associazioni siciliane impegnate nella prevenzione e cura dei disturbi alimentari: Stella Danzante di Catania e La Farfalla Lilla di Agrigento. Un gesto concreto che interpreta la missione dell’associazione come cura delle persone e del territorio, coerente con l’idea di accoglienza profonda che la guida.

Cinque nuovi soci per ampliare la rete d’eccellenza

Il nuovo corso dell’associazione è segnato anche dall’ingresso di cinque nuove eccellenze:

  • Ristorante Lìmu dello chef Nino Ferreri a Bagheria (Pa)
  • Ristorante Le Lumie dello chef Emanuele Russo a Marsala (Tp)
  • Ristorante Area M, all’interno del Resort Minareto di Siracusa
  • Grand Hotel et des Palmes, gruppo Mangia’s, Palermo
  • Grand Hotel San Pietro, gruppo Lindbergh, Taormina (Ct)

Le nuove adesioni arricchiscono la rete di esperienze e territori, completando la mappa di un’isola che si racconta attraverso il viaggio, l’accoglienza e la qualità. «Accogliere nuovi soci significa ampliare il racconto della Sicilia. Non è solo questione di numeri, ma di chi condivide la nostra visione e mentalità,» evidenzia Lo Coco. «Non puoi valorizzare il tuo territorio se non conosci quello che c’è fuori, altre culture, altri mondi. Viaggiare, confrontarsi, capire il ritorno: questo fa la differenza quando poi si sceglie di restare e investire nella Sicilia. Il consiglio che do ai giovani è quindi di partire, vedere, conoscere, capire… e poi, una volta che torni, puoi davvero fare la differenza nel tuo territorio, perché sai quello che hai e quello che puoi offrire,» spiega il presidente.

Un brand che unisce la Sicilia e la porta nel mondo

Con la nuova denominazione, l’associazione compie un passo strategico verso una comunicazione più chiara e riconoscibile. La Sicilia di Ulisse è oggi un marchio collettivo che parla al viaggiatore contemporaneo, curioso e consapevole, che cerca nella destinazione non solo relax o cucina, ma esperienze autentiche e relazioni umane. L’Ulisse che dà nome all’associazione non è il viaggiatore disperso, ma quello che ritorna: colui che, tappa dopo tappa, costruisce conoscenza e legami. Le sfide principali per l’accoglienza siciliana oggi riguardano stagionalità, qualità e capacità di raccontarsi come destinazione.

La (nuova) Sicilia di Ulisse: tutte le mete per i turisti buongustai

La Sicilia di Ulisse è oggi un marchio collettivo che parla al viaggiatore contemporaneo

Come sottolinea il presidente Tony Lo Coco: «Non c’è un aspetto che esclude l’altro. Destagionalità, qualità, comunicazione: lavorare su queste tre linee rende grande un territorio e permette alla Sicilia di crescere come destinazione globale». È questa la chiave simbolica che guiderà anche le dichiarazioni ufficiali dei presidenti nelle prossime settimane, chiarendo differenze, obiettivi comuni e prospettive di collaborazione con altre realtà nazionali del settore.

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