mercoledì 19 novembre 2025

Concentrato di pomodoro: import dalla Cina al -76%

 

Concentrato di pomodoro: 

import dalla Cina al -76%. 

In arrivo nuove regole 

dal Ministero

Il Masaf rafforza controlli e tracciabilità sul pomodoro italiano per tutelare filiera e consumatori. Le importazioni di concentrato dalla Cina calano del 76%, segnando un passo verso la sovranità alimentare



Iministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha annunciato misure mirate per tutelare la filiera del pomodoro italiano e rafforzare la sovranità alimentareL’iniziativa arriva in seguito ai dati sul calo delle esportazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina verso l’Italia, che nel terzo trimestre del 2025 sono calate del 76%. «Prendiamo atto con soddisfazione degli ultimi dati sulle esportazioni della Cina che sono diminuite del 76% nel terzo trimestre del 2025. Questo calo, collegato anche alle preoccupazioni emerse sul lavoro forzato nello Xinjiang e sulle pratiche opache di etichettatura, rappresenta un segnale molto importante per la nostra agricoltura» ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida.

pomodoro

Le esportazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina verso l’Italia sono diminuite del 76 % nel terzo trimestre del 2025

Il Ministero sottolinea che la riduzione delle importazioni problematiche non è una misura protezionistica, ma una garanzia di equità e trasparenza: «Il problema non è l’import, ma la concorrenza sleale quando deriva da condizioni di sfruttamento o da pratiche che mascherano l’origine reale del prodotto», ha precisato il ministro. L’obiettivo è proteggere migliaia di agricoltori italiani, promuovere pratiche agricole sostenibili e garantire qualità ai consumatori, attraverso controlli doganali rafforzati e una tracciabilità più rigorosa dei prodotti importati.

Il Masaf intende lavorare con l’Ue per migliorare le normative sull’etichettatura di origine: «Continueremo a rafforzare i controlli doganali e di tracciabilità, evitando che derivati importati da paesi terzi possano essere venduti come prodotti 100% italiani» ha spiegato Lollobrigida. Il Ministero ha riconosciuto il contributo delle principali realtà del settore: «Desidero ringraziare Anicav, l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, per il costante impegno nella qualità e nella tracciabilità del pomodoro italiano, e Francesco Mutti, la cui leadership nella filiera da industria valorizza il Made in Italy». Queste collaborazioni rafforzano la capacità della filiera italiana di resistere alla concorrenza sleale e di puntare su standard etici e qualitativi elevati.

Grazie al calo delle importazioni cinesi e al rafforzamento dei controlli, il pomodoro italiano può guardare al futuro con maggiore fiducia. «Difendere la filiera significa proteggere gli agricoltori, garantire qualità ai consumatori e promuovere pratiche agricole giuste e sostenibili» ha concluso Lollobrigida.

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