domenica 30 novembre 2025

Zucchero: il ruolo nascosto che decide

 

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità 

e durata dei dolci

Lo zucchero in pasticceria non è solo dolcezza: glucosio, fruttosio, lattosio, zucchero invertito e sciroppi influenzano struttura, colore, umidità e conservazione. Per la rubrica Scienza degli Ingredienti, il pastry chef Alessandro Bertuzzi spiega proprietà, potere dolcificante e ruoli tecnici di ciascun zucchero nei dolci e nei lievitati

di Tommaso Gipponi
Redattore

Dal laboratorio al gusto: il linguaggio segreto dello zucchero in pasticceria

Lpasticceria non è solo arte del gusto, ma scienza applicata agli ingredienti. Tra questi, lo zucchero gioca un ruolo fondamentale, influenzando strutturacolorescioglievolezza e conservazione dei dolci. Dopo aver affrontato altri due caposaldi nella preparazione dei dolci come burro e farina, in questo numero della rubrica Scienza degli Ingredienti il celebre pastry chef Alessandro Bertuzzidocente di Cast (alta formazione in cucina e pasticceria), condivide la sua esperienza pluriennale sull’uso tecnico degli zuccheri nei prodotti da forno, dalle glasse ai grandi lievitati, alle ganache, spiegando proprietà chimiche-fisiche, potere dolcificante e le differenze tra zuccheri naturali, invertiti e alternativi.


Lo zucchero influenza struttura, colore, scioglievolezza e conservazione dei dolci, non certo solo il sapore

Il ruolo dello zucchero in pasticceria

Nella pasticceria professionale, lo zucchero non è solo un dolcificante, ma un ingrediente tecnico essenziale che influisce su strutturacoloreumidità e conservazione dei prodotti. I carboidrati, o glucidi, sono composti da ossigenocarbonio e idrogeno, e si suddividono in cinque categorie: monosaccarididisaccaridioligosaccaridipolisaccaridi e polialcoli. Questa classificazione spiega la varietà di zuccheri impiegati nei laboratori, dal glucosio al fruttosio, dal lattosio allo zucchero invertito, ognuno con proprietà e applicazioni specifiche.

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

Il pastry chef Alessandro Bertuzzi, docente Cast

Come sottolinea Alessandro Bertuzzi: «Lo zucchero comunemente è noto per portare dolcezza, ma questa è solo la funzione più scontata e secondaria. In realtà, lo zucchero ha tantissime proprietà tecniche e strutturali fondamentali per gli impasti. Per esempio, nei grandi lievitati da ricorrenza, come il panettone a Natale, lo zucchero ha un ruolo determinante».

Glucosio, fruttosio e lattosio: energia e consistenza nei dolci

Il glucosio, o destrosio, è lo zucchero più diffuso in natura e più facilmente metabolizzato dal corpo umano. In pasticceria viene impiegato per la sua rapida solubilità, il potere anticristallizzante e la capacità di abbassare l’attività dell’acqua, contribuendo a mantenere morbidi prodotti da forno, creme e ganache.

Il fruttosio, detto anche levulosio, ha un potere dolcificante superiore al saccarosio e un gusto più rotondo. È ideale per dessert a basso contenuto calorico e nei prodotti da forno che richiedono elevata umidità e dolcezza persistente.

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

Ci sono tante tipologie di zuccheri da poter usare in pasticceria

Il lattosio, zucchero del latte, contribuisce alla colorazione e alla struttura di caramelle e ganache. La sua scarsa solubilità può rendere il prodotto leggermente sabbioso; per questo spesso si usa il suo idrolizzato, composto da glucosio e galattosio, che previene la ricristallizzazione.

Bertuzzi spiega: «Nella famiglia degli zuccheri esistono diverse tipologie, un po’ come accade con il burro, dove ci sono burri tecnici e burri normali. Anche tra gli zuccheri troviamo differenti caratteristiche. Una delle proprietà principali è la capacità di legare l’acqua, detta anche capacità umettante, che contribuisce alla scioglievolezza, alla conservazione dei prodotti e all’umidità interna del prodotto». Alcuni zuccheri legano più acqua di altri. Il saccarosio, ad esempio, a seconda dell’uso conferisce diverse caratteristiche tecniche, tra cui la capacità di legare acqua, migliorando scioglievolezza e durata dei prodotti.

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

Esistono tante tipologie di zuccheri, a seconda del dolce che si desidera realizzare

Zucchero invertito e sciroppi di glucosio: elasticità e morbidezza

Tra gli ingredienti tecnici più preziosi c’è lo zucchero invertito, una miscela liquida di glucosio e fruttosio ottenuta per idrolisi del saccarosio. Grazie al suo potere anticristallizzante, mantiene soffici fondant, ganache e prodotti soggetti a essiccazione. Lo zucchero invertito abbassa il punto di congelamento, migliora la colorazione in cottura e prolunga la conservabilità. Inoltre, funge da esaltatore di aromi, amplificando le note aromatiche di cioccolato o frutta secca.

Gli sciroppi di glucosio, classificati in base al destrosio equivalente (DE), variano per viscosità e dolcezza: quelli a basso DE rendono più stabili caramelle e zuccheri tirati, mentre quelli ad alto DE donano elasticità e morbidezza a ganache e creme. 

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

Il miele, lo zucchero invertito per eccellenza

Bertuzzi sottolinea: «Il miele, per esempio, è molto interessante. È uno zucchero invertito. Dovete pensare che il saccarosio è formato da glucosio e fruttosio, e in presenza di acqua può invertire parzialmente i suoi componenti. Questa separazione provoca risposte tecniche diverse a seconda degli utilizzi».

Prendendo come esempio la glassa del panettone, se preparata con saccarosio e idratata con albume, nelle prime 12-24 ore mantiene una colorazione dorata e uniforme. Con il tempo, però, lo zucchero subisce inversione, modificando le proprietà reologiche e la risposta alla cottura. «Così, la glassa del giorno 3 sarà più scura, appiccicosa e imbrunita rispetto al giorno 1». Il miele, invertito naturalmente, aumenta la capacità di trattenere acqua e agisce anche come agente di colorazione e imbrunimento.

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

La scelta dello zucchero corretto è determinante per esempio sia per la glassa che per l'impasto del panettone

Nella categoria degli zuccheri invertiti industriali troviamo la trimolina, o zucchero invertito in pasta, ottenuto dal saccarosio in presenza di acqua tramite un processo termico con acido citrico e bicarbonato. «Anche la trimolina ha un’altissima capacità umettante, migliorando umidità, scioglievolezza e conservazione, soprattutto nei grandi lievitati come il panettone».

Il linguaggio della cottura: cristalli, fili e caramello

La cottura dello zucchero è una delle tecniche più delicate della pasticceria. Dal punto di velatura (101°C) alla fase di caramella (146°C), ogni grado segna un cambiamento chimico preciso. Reazioni di Maillard e caramellizzazione determinano colorearoma e struttura dei dolci. La precisione è fondamentale: un eccesso di calore o impurità può causare inversione indesiderata o colorazioni non uniformi.

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

Il punto di cottura dello zucchero ne determina per esempio colore e aroma

Strumenti come il caramellometro o le piastre a induzione garantiscono controllo della temperatura e qualità del risultato. «Nel panettone o in altri grandi lievitati, il ruolo principale degli zuccheri è conferire umidità e scioglievolezza».

Zucchero e scienza: equilibrio tra dolcezza e tecnica

Ogni zucchero reagisce in modo diverso a caloreacqua e tempo. Il saccarosio dona cristallinità e dolcezza equilibrata, il fruttosio aggiunge morbidezza e brillantezza, mentre lo zucchero invertito e i polialcoli (sorbitolo, maltitolo, isomalto) offrono elasticità, stabilità e minor contenuto calorico. La chimica del dolce è quindi un’arte di equilibrio: combinando diversi zuccheri si ottengono prodotti più duraturi, aromatici e bilanciati.

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Il potere dolcificante degli zuccheri è un altro aspetto fondamentale: «Il saccarosio ha potere dolcificante di riferimento pari a 100. Il fruttosio, invece, ne ha il doppio, perciò viene utilizzato in diete ipocaloriche o per dolcificare il caffè. Altri zuccheri alternativi, come il maltitolo, hanno potere dolcificante limitato, picco glicemico basso, capacità di legare acqua, stabilizzare il colore ed esaltare il sapore di preparazioni di frutta come le confetture alternative».

Per legge, solo i prodotti contenenti saccarosio possono chiamarsi confetture: «Se si usano zuccheri alternativi, non possiamo chiamarla confettura, e si usano nomi di fantasia come “Fior di Fragola” o “Fior di Lampone”».

Agente di massa: zucchero e struttura del dolce

Un aspetto spesso trascurato è il ruolo dello zucchero come agente di massa. Il saccarosio crea più massa rispetto al maltitolo: «È come il chilo di piombo e il chilo di piume: zuccheri diversi occupano spazi diversi e contribuiscono a creare massa nel prodotto».

Zucchero: il ruolo nascosto che decide consistenza, umidità e durata dei dolci

Un aspetto spesso trascurato è il ruolo dello zucchero come agente di massa

In un dolce, ogni zucchero ha caratteristiche proprie. Varia il potere dolcificante e la risposta strutturale, «per questo ogni zucchero deve essere testato a seconda della struttura del prodotto in cui viene utilizzato».

La dolce precisione del mestiere

Nella pasticceria contemporanea, lo zucchero non è più solo dolcezza: è tecnicastrutturacontrollo e durata. Ogni cristallo, ogni sciroppo e ogni temperatura contribuiscono a creare dolci equilibrati, stabili e duraturi. Dietro ogni meringa lucidacaramello perfetto o ganache vellutata, c’è un universo di chimica applicata al gusto. Come conclude Bertuzzi: «La conoscenza tecnica degli zuccheri è la base di ogni grande creazione in pasticceria».

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