TRE PAESI COTTI A DOVERE

Tre Paesi 

cotti a dovere

Nel ristorante di Ilija

• > A CAVALLO DELLE LINEE DI CONFINE
• > IL SAPERE E LA FORZA DELLA TERRA
• > BROVADA PER IL RISOTTO
• > QUANT'È BUONA LA SELVAGGINA CON LE RAPE

A cavallo delle linee di confine

Quattro chiacchiere, forse cinque, contandole bene ,saranno state anche sei!  Ilija è un torrente in piena quando inizia a raccontare di sé, del suo lavoro, dei suoi boschi e dei suoi clienti. Una passeggiata intorno al lago ghiacciato di Fusine, il silenzio e la sua voce che mi trascina nelle esperienze lavorative più emozionanti e in ciò che ha segnato e tutt'ora segna la sua vita come uomo e come professionista. Si fa ascoltare con piacere negli innumerevoli passaggi di tempi e luoghi, la sua parola d'ordine è proprio "emozione" : quella che lo stesso cerca in ogni cosa che fa, quella che cerca di trasmettere al cliente che giunge nel suo ristorante di Tarvisio, località posizionata in questo territorio dove in pochi chilometri si cuciono tre diversi paesi e tre diverse culture, slovena, austriaca e la nostra italiana.

Il sapere e la forza della terra

Ilija Peijc nasce in Croazia e fa un cenno veloce ad un passato complesso, quello della ex Jugoslavia dove è cresciuto ed ha vissuto parte della sua vita prima dei suoi viaggi all'estero, alle esperienze con professionisti come John Rocca e Quiqe Dacosta e prima del suo trasferimento definitivo in Italia. Nel suo ristorante "Ilija" ha convogliato tutto il suo sapere, quello che la terra al quale sente di appartenere gli ha trasmesso e quello che gli studi e la sperimentazione gli hanno conferito. Dall'ambiente trae la materia prima come la selvaggina, le erbe o i funghi per il quale nutre un profondo rispetto in quanto dono prezioso della natura che sente essere energia positiva dal quale si ricarica ogni qualvolta ne avverte la necessità. Questa attenzione si traduce in una cucina a tratti semplici ma raffinati, come nei "Ravioli di patate con crema di broccoli e alici del Cantabrico" dove un impasto povero di acqua e farina gioca elegantemente con del formaggio e si impreziosisce con la presenza dell'alice e della patata viola croccante. 

Brovada per il risotto

Ricercatezza che si mostra fin dall'apertura con piatti puliti nella geometria ed equilibrati al palato, con prodotti conosciuti ed apprezzati in paesi lontani e che grazie alla sua curiosità e alle tecniche innovative apprese oggi trovano applicazione nei suoi piatti: la nota esotica nella "Trota regina con le sue uova, mango e frutto della passione" , un limone esplosivo nelle piccole perle della "Ricciola con purea di limone", un piacevole gioco dolce e piccante nella "Papillotte di gamberi con ristretto di pomodoro piccante e chutney di ananas".
Assaggio un piatto a me caro, un risotto. Lo serve col sorriso... a me che sono venuta da Milano fin quassù per assaggiare la sua cucina, ma l'assaggio mi fa scoprire nuovi sapori: "Risotto con brovada, cotechino, gambero e cremes" (subito a cercare cos'è la brovada: scopro che si tratta di una preparazione tipica friulana a base di rape tagliate sottili come i crauti) nel quale si presenta piacevole l'accostamento cotechino/brovada e il gambero ingentilisce il boccone con la sua dolcezza.

Quant'è buona la selvaggina con le rape

Non può mancare la selvaggina, piatto tipico delle montagne, ma proposta in versione leggerissima "Selvaggina con rape marinate" : una carne morbidissima e gustosa contrastata dalla croccantezza delle rape. Le cinque consistenze di cioccolato chiudono il percorso con la magia di "Serendipity" che nasconde all'interno un cuore di yogurt.
Ripercorro alcuni dei tanti discorsi e racconti fatti, mi tornano alla mente queste parole: "...potendo rivivere la mia vita rifarei tutto, anche le esperienze negative, perché mi hanno insegnato dove sta l'errore..." estremamente semplici, così come ho scoperto lui con la sua umiltà e gentilezza, profondamente rispettoso di ciò che lo circonda e della vita in senso più assoluto.

www.ilijaristorante.it

Annamaria Farina

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