mercoledì 7 settembre 2016

SOAVE VERSUS 2016: 15.EDIZIONE

 SOAVE VERSUS
15. EDIZIONE



Siamo freschi reduci dall’edizione 2016 di “Soave Versus”,
tenutasi dal 3 al 5

settembre al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Il festival, giunto quest’anno alla

quindicesima edizione, è stato coordinato dal Consorzio di Tutela, in collaborazione

con la Strada del Vino Soave, ed è stato dedicato alle migliori interpretazioni del

bianco veronese più conosciuto al mondo.

Il programma della manifestazione ha sfoggiato diversi appuntamenti di grande

rilievo: il convegno d’apertura intitolato all’importanza del paesaggio locale, la

mostra fotografica incentrata a sua volta sulle storicità paesaggistiche, le molte

iniziative rivolte ai sommelier, il ricco percorso di show cooking, l’originale disfida

fra food blogger.

Ma quello che ci ha colpito di più è stato l’imponente banco

d’assaggio aperto al pubblico, dove 50 cantine hanno presentato centinaia di

interpretazioni del Soave nelle differenti tipologie: Classico, Superiore e Recioto. Un

approccio giovane e fresco, come il vino che ha promosso d’altronde, e che ha

schierato fianco a fianco versioni tradizionali e altre più innovative e di ricerca.

Una sintesi perfetta di un comprensorio, quello del Soave, dinamico e originale, che

nella sua evoluzione non ha mai smesso di proporre progetti produttivi proiettati nel

futuro, pur senza rinnegare mai le proprie radici classiche: tutto ciò per affrontare un

contesto competitivo, nazionale e internazionale, sempre più affollato e

imprevedibile.

Le numerose, differenti degustazioni, spesso accompagnate da ricchi abbinamenti

gastronomici, hanno sottolineato la straordinaria versatilità del vino Soave: un

aspetto, questo, che è emerso con grande evidenza sia con i piatti più articolati e

sofisticati proposti dai grandi chef, sia, più semplicemente, con i sapori sobri e

immediati della tradizione.
Una grande esperienza, insomma, elegante e ben organizzata, da raccomandare a tutti

gli appassionati di enoturismo e di gastronomia.

Piero Valdiserra

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