Clandestino Susci
King Crab |
Bar a Portonovo
Una degustazione
della cultura
ùvichinga
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Quest’anno la stagione del Clandestino è aperta dal 29 marzo e i protagonisti saranno i Vichinghi, la popolazione scandinava che, tra il 793 e il 1066, solcò i mari di tutta Europa per guerre, commercio e esplorazioni.
Partendo dall’ampia scelta di ingredienti utilizzata dai prodi vichinghi, i cuochi Moreno Cedroni e Luca Abbadir hanno creato un variegato menù di degustazione che arricchisce il rustico, selezionando gli ingredienti e abbinandoli sapientemente. A ogni piatto è stato deciso di corrispondere una antica divinità della tradizione vichinga.Ecco di seguito l'elenco delle novità della stagione del Clandestino Sushi Bar:
Njord - Alghe - Cedronic: nella mitologia norrena, Njord è la divinità del mare, delle perturbazioni, della fecondità e della ricchezza, elargitore di fortune e sfortune ai marinai e ai pescatori. Come i vichinghi che si apprestavano a partire sule loro navi, si comincia il menu con l'invocazione al dio che propizierà il viaggio culinario nel Clandestino.
Sigurd - Carne cruda: Sigurd, o Sigfrido, è l'eroe per eccellenza delle popolazioni scandinave. La sua più grande impresa è l'uccisione del drago Fanfir, del quale mangia il cuore sanguinante diventando invulnerabile.
Bùri - Sgombro Salato: Bùri è il nonno di Odino e perciò il capostipite della stirpe degli Asi, le divinità celesti vichinghe. Si narra che sua "madre", la vacca Auðhumla, lo abbia formato leccando il primordiale ghiaccio salato.
Thor - King Crab: in un menu dedicato ai vichinghi non può mancare il più famoso e il più amato tra i loro dei. Se Odino è il padre degli dei e dei popoli norreni, Thor ne era il re e, come il King Crab, era famoso per la sua chioma rossa.
Gullveig - Sarde affumicate: Gullveig è una divinità minore nel pantheon vichingo, ma potrebbe essere all'origine della guerra fra le due stirpi divine di Vani e Asi. L'unica volta che viene citata (nell'Edda di Snorri - il più antico resoconto di saghe e miti vichinghi) si narra che nella casa di Odino tentarono di bruciarla per tre volte, ma ella ogni volta rinasceva
Frigg / Freyja - Stoccafisso norvegese e baccalà: in questo caso, Frigg e Freyja non possono mancare fra i piatti. Si tratta delle due principali divinità femminili nel pantheon scandinavo. Frigg corrisponde alla nostra Giunone, dea dell'abbondanza e della fertilità e del focolare domestico. Freyja, come la nostra Venere, era la dea della bellezza, ma era invocata anche per la fertilità. Secondo alcuni studiosi, in principio le due figure erano una sola dea.
Odino - Idromele: l'idromele, la bevanda per eccellenza degli dei, non può che essere rappresentato dal padre di tutti (immortali e mortali), Odino. I vichinghi credevano che ai valorosi morti in battaglia, si aprissero le porte del Valhalla, un immensa sala in cui festeggeranno bevendo idromele insieme a Odino, in attesa del Ragnarok, lo scontro finale con le forze del male.
Valkyrja - Olivello spinoso: le valchirie nei miti nordici sono quelle divinità femminili al servizio di Odino, che sui campi di battaglia sceglievano chi, morendo valorosamente, era degno di entrare nel Valhalla. Perciò la fine del menu, come la fine di ogni valoroso vichingo, è rappresentata dall'accompagnamento delle valchirie alle porte del paradisiaco Valhalla.
ITALIAATAVOLA
Per informazioni: www.morenocedroni.it
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