Chi vuole fare una vacanza enogastronomica, o seguire il trend dei travel tasting, lo sa, occorre partire da Modena e Reggio Emilia. Queste due città sorgono lungo il sentiero che segue il corso del fiume Po e attraversa i bacini del Secchia e del Panaro, i territori che corrispondono alla Food Valley e che custodiscono una grande tradizione culinaria.
Proprio qui affondano le radici, sin dai tempi dei Romani, le conoscenze e le tecniche che hanno permesso di ottenere un prodotto tipico ed esclusivo come l’Aceto Balsamico di Modena IGP, un protagonista della produzione gastronomica europea.
Origini e radici dell’Aceto Balsamico di Modena IGP
Il riconoscimento che trova oggi in tutto il mondo si fonda sulle sue caratteristiche inconfondibili, distinguibili oltre che al palato anche all’olfatto e alla vista, che gli sono valse l’appellativo di “Oro Nero”.
Oltre al perfetto sapore agrodolce con armonia fra acidità e dolcezza, si presenta limpido e brillante, di colore bruno intenso, tendente al nero, e con un profumo leggermente acetico e delicato, durevole al palato con note legnose.
Come riconoscere l’Aceto Balsamico
di Modena IGP autentico
Per avere la garanzia di stare assaggiando un vero Aceto Balsamico di Modena IGP si può verificare l’etichetta: deve comparire la denominazione “Aceto Balsamico di Modena” seguita dalla dicitura “Indicazione Geografica Protetta” oppure dal suo acronimo “IGP”.
Il periodo minimo di affinamento è di sessanta giorni. Per l’Aceto Balsamico di Modena IGP che rimane in botte per almeno tre anni, è consentito utilizzare la dicitura “Invecchiato”; se in botte per almeno cinque anni, si può usare il nome “Riserva”.
L’uso in cucina e negli abbinamenti
Quando si arriva all’assaggio, se ne scoprono tutte le potenzialità: in cucina si può utilizzare come condimento per verdure cotte o crude, per le marinature, ad esempio nel risotto o con le carni bianche. È perfetto anche come guarnizione, nella cucina fusion e in abbinamento ai dolci, come con il gelato o nei cocktail.
Legame con il territorio e valore culturale
L’Aceto Balsamico di Modena IGP, grazie al forte radicamento con il territorio e allo “spirito del luogo”, il genius loci, che riflette anche i processi umani, economici e sociali legati alla sua produzione, va oltre i confini geografici e della tradizione. Trova in ciascuna preparazione un nuovo orizzonte e un nuovo ventaglio di sapori inesplorati.
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