mercoledì 1 agosto 2018

Promozione di vino fuori dall'Europa 100 milioni ai produttori

Promozione di vino 

fuori dall'Europa
Dal Ministero 

100 milioni 

ai produttori



Il ministro alle Politiche Agricole Centinaio ha annunciato che saranno erogati contributi ai produttori di vino, a copertura del 50% delle spese, per la realizzazione di attività di promozione presso Paesi extra europei. In totale sono a disposizione circa 100 milioni di euro. 

Di questi, poco più di 27,5 andranno per progetti a valere sull’avviso emanato dal Ministero e la restante parte per quelli emanati da Regioni e Provincie Autonome.

(Promozione di vino fuori dall'Europa Dal Ministero 100 milioni di produttori)

Le disposizioni sono contenute nel decreto per la presentazione dei progetti relativi alla campagna 2018/2019 e le modalità attuative della misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" dell'Ocm Vino. I progetti dovranno pervenire entro il 25 settembre

«Sono soddisfatto dello sblocco del provvedimento per il vino che era fermo da tempo - afferma il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio - impegno mantenuto. Ora tocca alle imprese. Quello di oggi è un passo importante per cominciare a costruire una nuova strategia di settore. Siamo il primo produttore mondiale di vino e i nostri prodotti sono ovunque sinonimo di eccellenza ma tutto questo non basta. Serve uno sforzo in più. Servono risorse mirate. Perché per andare sui mercati internazionali la promozione è fondamentale. Noi vogliamo aiutare le nostre imprese in questa operazione, essere al loro fianco, diminuendo la burocrazia e investendo ancora di più sulla differenziazione dell’offerta e sulla qualità, due elementi che rendono uniche le nostre realtà vitivinicole e non solo».

  • Le attività che potranno essere realizzate sono le seguenti:
  • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o di ambiente;
  • la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  • campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
  • studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per questa azione non supera il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.

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