La giovinezza di noi tutti è un sogno, una forma di follia chimica» come scriveva Francis Scott Fitzgerald, e sicuramente la vocazione di Raffaele Petrucci per la cucina nasce da un DNA che ha ereditato dal territorio delle sue origini.
E il territorio per Raffaele è la mente e la sua evoluzione, tutto l’ universo che parte da una cultura ampia e raffinata sui temi base dell’alimentazione partenopea, la pasta, l’olio e il vino, la cultura mediterranea che si riscontra come una follia chimica fatta di passione, amore per la terra, professionalità, bellezza, cura dei dettagli. La formula della felicità a Napoli in particolare, è un insieme di straordinari territori, materie prime eccellenti, vitigni di grande storia, dove l’olio e il vino sono la bandiera nazionale. E Raffaele ne ha colto l’anima e, dopo viaggi ed esperienze, le ha portate a Firenze, dove vede scorrere tutti i giorni l’Arno d’argento e dove si è insediato nell’affascinante nuovissimo Ristorante Corsini.
E qui, per lo chef, la cucina è tutt'altra cosa. Non è televisione o gara, non si insegna in un format, qui la cucina è una cosa talmente viva e sensuale che rinchiuderla in uno schermo piatto al plasma o in una scaletta di un programma è quasi offensivo. La cucina è l' infanzia di ognuno di noi, la rincorsa impossibile a quei profumi, a quei sapori, a quei ricordi. Qui si vive per sentire il calore della fiamma sulla propria pelle, il calore del forno a legna, non per la gloria.
Qui chi cucina fa squadra, lavora con i giovani per crescere insieme, evidenzia gli errori ma solo dopo averli corretti, accetta le critiche anche dal cliente più esigente, cerca di trasmettere il proprio essere traducendolo attraverso un collettivo, parlando, insegnando, proponendo, amando la sua cucina, qui, sul Lungarno, al numero 36, vive il più grande controsenso della vita, Napoli e Firenze, una cucina che sposa la cultura di Firenze, in una città dove anche cucinare è arte.
E allora via ad insieme di colori e gusti, sapori, fiori e piante, foglie e natura, tutto il mondo del colore che è rimasto nel cuore a Petrucci, come imprinting, come eredità, dal suo mondo campano.
Ristorante Corsini Lungarno Corsini, 36 50123 Firenze - Crediti ph: Martino Dini
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