Acqua: in Italia oltre 140 produttori
Il mercato gode di buona salute

per un volume totale di circa 12,4 miliardi di litri. Il fuori casa riguarda il 19% dei consumi. Con la recente acquisizione di Sangemini, Norda incrementa i propri volumi raggiungendo il podio della classifica dei maggiori produttori
In Italia il mercato delle acque minerali confezionate gode di buona salute. Negli ultimi anni i consumi sono cresciuti a ritmo costante, tanto che all’incirca 8 italiani su 10 consumano acqua minerale in bottiglia oltre a quella del rubinetto (4 su 10 bevono esclusivamente quella in bottiglia). I canali di vendita principali per l’acquisto di acqua confezionata sono la Grande distribuzione (ipermercati, supermercati e discount) con una quota del 69%, il fuori casa (Horeca, catering e vending) con il 19% e la vendita al dettaglio tradizionale e porta a porta con una fetta di mercato del 12%.
Nel nostro Paese operano oltre 140 stabilimenti di imbottigliamento, che producono 270 diversi brand di acqua confezionata per un volume complessivo di circa 12,4 miliardi di litri. Ma il mercato presenta una forte concentrazione nelle mani dei primi 5 produttori (Sanpellegrino/Nestlè, San Benedetto, Fonti di Vinadio, Norda/Gaudianello e Gruppo Cogedi), che assorbono oltre la metà del totale della produzione nazionale. E aggiungendo anche il 6°, 7° e 8° produttore (Ferrarelle, Spumador e Lete) si arriva a coprire una quota di oltre il 70%.
La classifica, stilata da Beverfood nell’Annuario Bevitalia 2013, dovrebbe tuttavia subire una modifica alla luce della recente acquisizione di Sangemini da parte di Norda. Il Gruppo Sangemini, infatti, ha una produzione annua di circa 225 milioni di litri, che sommata al dato di Norda farebbe passare il gruppo con sede a Primaluna (Lc) dalla 4ª alla 3ª posizione.
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