Irap agricola vicina all'eliminazione
Una tassa che costa 200 milioni l’anno
L’eliminazione dell’Irap rappresenterebbe un passo avanti
verso il sostegno concreto del comparto agricolo italiano. La proposta verrebbe inserita già nella prossima legge di Stabilità
verso il sostegno concreto del comparto agricolo italiano. La proposta verrebbe inserita già nella prossima legge di Stabilità
L'ipotesi dell'eliminazione dell'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) per il settore agricolo, si fa sempre più concreta. La proposta, da inserire già nella prossima legge di Stabilità, è stata avanzata dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina (nella foto) con l'approvazione di Palazzo Chigi. In sostanza si tratterebbe di tutelare sempre di più il reddito degli agricoltori, eliminando una tassa che costa oltre 200 milioni di euro l'anno al settore.
L'idea del governo è agevolare gli imprenditori agricoli che non hanno beneficiato molto dell'abbattimento del costo del lavoro sui contratti a tempo indeterminato, visto che il settore utilizza per lo più contratti stagionali. Una misura che se sommata alla scelta, già annunciata da Matteo Renzi, di eliminare l’Imu agricola dal prossimo anno, significherebbe un taglio delle tasse per le imprese agricole superiore ai 500 milioni di euro già da gennaio.
«Il taglio dell’Irap agricola - afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - rappresenterebbe un segnale concreto di una inversione di tendenza a sostegno del lavoro e della competitività delle imprese che in molti settori, dal latte alla carne fino all’ortofrutta, stanno ora affrontando difficili situazioni di mercato».
«Occorre liberare risorse per gli investimenti e la crescita delle imprese in un settore da primato per il Made in Italy nel mondo che - sostiene Moncalvo - più di altri può cogliere le grandi opportunità economiche ed occupazionali che vengono dall’Expo, con l'innovazione a sostegno dell'export. La riduzione del carico fiscale è quindi una scelta coerente con l’impegno del Governo per sostenere il lavoro e combattere la burocrazia rafforzando le misure contenute in Campolibero».
L'idea del governo è agevolare gli imprenditori agricoli che non hanno beneficiato molto dell'abbattimento del costo del lavoro sui contratti a tempo indeterminato, visto che il settore utilizza per lo più contratti stagionali. Una misura che se sommata alla scelta, già annunciata da Matteo Renzi, di eliminare l’Imu agricola dal prossimo anno, significherebbe un taglio delle tasse per le imprese agricole superiore ai 500 milioni di euro già da gennaio.
«Il taglio dell’Irap agricola - afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - rappresenterebbe un segnale concreto di una inversione di tendenza a sostegno del lavoro e della competitività delle imprese che in molti settori, dal latte alla carne fino all’ortofrutta, stanno ora affrontando difficili situazioni di mercato».
«Occorre liberare risorse per gli investimenti e la crescita delle imprese in un settore da primato per il Made in Italy nel mondo che - sostiene Moncalvo - più di altri può cogliere le grandi opportunità economiche ed occupazionali che vengono dall’Expo, con l'innovazione a sostegno dell'export. La riduzione del carico fiscale è quindi una scelta coerente con l’impegno del Governo per sostenere il lavoro e combattere la burocrazia rafforzando le misure contenute in Campolibero».
Italiaatavola
Nessun commento:
Posta un commento