MICRO GARDENING
LA NUOVA TENDENZA
DELL’URBANO
GIARDINAGGIO
In sostanza, il micro giardinaggio è una pratica che consiste ne coltivare ortaggi, erbe, radici, arbusti o tuberí in spazi molto ridotti, in un contesto prevalentemente urbano e abitativo.
Gli spazi prediletti dal micro gardening sono i terrazzi, i balconi, e aiuole e persino i tetti. Le varie specie di vegetali vengono solitamente seminate o piantate in piccoli contenitori, per lo più ricavati da oggetti di recupero come tubi, vecchi pneumatici, secchi di plastica, bidoni della spazzatura o qualsiasi altro oggetto possa essere adatto a contenere il terriccio e le piante.
In alternativa, è possibile utilizzare appositi supporti per creare piccole coltivazioni idroponiche, più adatte agli spazi interni (soprattutto per mensole e scaffali con una buona esposizione solare durante l'arco della giornata). Un aspetto caratteristico del micro giardinaggio è la sostenibilità, non solo per quanto riguarda il riciclo dei contenitori, ma anche per l'utilizzo dell'acqua piovana anziché di quella corrente. Inoltre, chi non dispone di ampie superfici orizzontali può creare il proprio micro giardino verticale, utilizzando pallet di legno e simili per fissare i tubi e altri contenitori.
COSA SERVE
Contenitore di 2000 litri di acqua piovana collegato alle grondaie della casa |
Nonostante sia una modalità di coltivazione improntata al recupero ed alla sostenibilità, il micro giardinaggio può essere organizzato in maniera complessa, utilizzando sistemi di raccolta e distribuzione dell'acqua piovana più o meno sofisticati, a seconda delle necessità e delle possibilità pratiche.
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