Con l'arrivo della primavera, le temperature iniziano a salire e cresce la voglia di cibi più leggeri e rinfrescanti. Tra questi, la frutta occupa un posto speciale: oltre a essere gustosa e versatile, è una preziosa fonte di vitamine essenziali per sostenere il sistema immunitario. Insieme alla dottoressa Martina Francia, nutrizionista di Humanitas Medical Care Varese e Humanitas Medical Care Busto Arsizio, scopriamo quali sono i primi frutti di stagione e perché inserirli nella nostra dieta quotidiana.
Perché scegliere frutta di stagione?
Secondo le raccomandazioni dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), bisognerebbe consumare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Un obiettivo ancora lontano per molte persone, anche se, con la primavera, il consumo di frutta tende ad aumentare. Scegliere frutta di stagione porta numerosi vantaggi:
- nessun intervento chimico per la maturazione (segue il naturale ciclo della natura);
- maggiore ricchezza di nutrienti, poiché matura direttamente sul terreno e non in serra;
- sapore e profumo più intensi, grazie alla raccolta nel momento giusto;
- prezzo più conveniente, perché non richiede lunghi trasporti né conservazione artificiale.
Inoltre, variare i colori della frutta aiuta ad assumere una gamma più ampia di micronutrienti, beneficiando così dell'effetto protettivo di ogni singolo frutto.
Fragole: vitamina C e antiossidanti in un solo morso
Le fragole sono tra i frutti più amati e diffusi al mondo, con oltre 600 varietà coltivate nelle zone temperate. Composte principalmente da acqua, sono poco caloriche (circa 33 kcal per 100 grammi) ma molto ricche di vitamine e polifenoli.
- Solo 15 fragole coprono il 100% del fabbisogno giornaliero di vitamina C per le donne e circa l'80% per gli uomini.
- Contengono antociani, potenti antiossidanti che aiutano a contrastare l'invecchiamento cellulare e le malattie neurodegenerative e cardiovascolari.
- Il loro consumo è stato collegato a un miglior controllo della glicemia, potenzialmente utile nella prevenzione del diabete di tipo 2.
Ciliegie: dolci, ricche di minerali e nemiche dell'infiammazione
Le ciliegie non sono solo buone: sono anche un concentrato di sostanze benefiche. Un po' più caloriche delle fragole, sono comunque un'ottima fonte di vitamina C, polifenoli e antocianine.
- Hanno un effetto antinfiammatorio utile in caso di dolori cronici come artrite gottosa, fibromialgia o traumi sportivi.
- Ricche di potassio, aiutano a regolare pressione sanguigna e frequenza cardiaca.
- Contengono melatonina, che può favorire il rilassamento, migliorare il sonno e alleviare mal di testa.
Mirtilli: piccoli frutti, grandi benefici
I mirtilli, appartenenti alla famiglia delle Ericaceae, crescono in diverse aree del mondo, dal Mediterraneo al Nord America. Sono un vero e proprio superfood grazie alla presenza di fitonutrienti come antocianine, flavonoli, resveratrolo e molti altri.
- Hanno un apporto calorico molto basso (circa 25 kcal per 100 grammi).
- Svolgono un'importante azione antiossidante e antinfiammatoria.
- Aiutano la funzionalità intestinale e facilitano la digestione.
- Sono utili per contrastare la sindrome metabolica, l'ipertensione e l'ipercolesterolemia, riducendo anche i rischi legati all'aterosclerosi.
Albicocche: colore solare e nutrimento completo
Con il loro colore arancio brillante, le albicocche annunciano l'estate e portano con sé una vera carica di carotenoidi, in particolare il betacarotene, noto per i suoi effetti positivi sulla vista, sulla formazione della vitamina A e sul sistema immunitario.
- Bastano tre o quattro albicocche per coprire oltre due terzi del fabbisogno giornaliero di vitamina A.
- Sono ricche anche di vitamina C, niacina (B3), riboflavina (B2), tiamina (B1) e vitamina K.
- Contengono sostanze aromatiche come benzaldeide, esteri e terpeni, che ne arricchiscono il profilo nutrizionale e sensoriale.
Come inserire la frutta nella tua giornata
La frutta è perfetta come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, ma può essere consumata anche a colazione, sotto forma di spremuta, centrifugato o a pezzi nello yogurt. Un mito da sfatare: mangiare frutta dopo i pasti non fa male. Tuttavia, alcune persone possono avvertire fastidi addominali, motivo per cui si consiglia talvolta di consumarla lontano dai pasti principali.
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