EXPO MILANO 2015,
IL PREMIO NOBEL
AMARTYA SEN
FIRMA LA CARTA DI MILANO
“È un grande piacere per me essere
qui e firmare questo documento dai contenuti così importanti”, ha detto l’economista
indiano con cattedra a Harvard, prima di concentrarsi sui problemi della fame e
delle carestie nel mondo.
Per Sen tali emergenze “non derivano
solo dalla mancanza di cibo, ma sono soprattutto un problema economico,
politico, culturale e sanitario. Occorre avere una visione più ampia del
problema del diritto al cibo. E questo dovrebbe essere uno dei punti
fondamentali della nuova Agenda per lo sviluppo con cui l'Onu definirà gli
obiettivi del millennio”.
Alla conferenza moderata dal
direttore de La Stampa, Mario Calabresi, anche il viceministro degli Esteri
Lapo Pistelli si è detto portatore di un approccio largo al tema della
nutrizione: “Diritto al cibo significa società, famiglia, democrazia, accesso a
acqua e energia: tutto si tiene. Attraverso il cibo passano le opportunità che
ogni essere umano ha dentro di sé”.
La firma viene commentata
positivamente dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,
Maurizio Martina: “La scelta di Amartya Sen di condividere la Carta di Milano
ci onora e ci carica ancora di più di responsabilità per fare in modo che i sei
mesi di Expo sviluppino fino in fondo i grandi temi della sfida globale
alimentare, della lotta alla fame e della grande frontiera della sostenibilità
dei modelli di sviluppo”.
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