Nei supermarcati Kanguro
massima cura per l'enoteca
Sarà
capitato anche a voi di dover pranzare o cenare nell’albergo
che vi ospita; nella maggior parte dei casi non è stata una bella esperienza o avete rimpianto di non essere usciti in cerca di un ristorante.
Questa
situazione si verifica, nella maggior parte dei casi, ancHe quando in un
supermercato cercate nel reparto “enoteca” una bottiglie di “quello buono”
magari per fare un regalo (o farvi un regalo) importante.
Poi
come qualche hotel che cura più il ristorante che le camere esistono
supermercati che curano l’angolo enoteca con lo stesso amore di tutto il resto,
pensando alla clientela che ha una certa cultura enogastronomica (oltre a un
gusto raffinato) e riesce a comprendere perché il motivo per cui il prezzo di
una bottiglia di vino possa oltrepassare i 50 euro (quando non superi i 100).
Bene,
uno di questi supermercati è senza dubbio il “circuito” dei Kanguro dove,
soffermandosi un po’, ci si può fare appunto una “cultura” su quelle che sono
le bottiglie celebri (nel senso latino del termine), pluripremiate e magari per
nulla pubblicizzato sulle tivvì o sui giornali di grande diffusione.
Al
Kanguro abbiamo visto una scelta di “Franciacorta” che “i francesi ancora ci
invidiano”, di Supertuscan, di Prosecchi docg (la “G” di garantita sta per
prodotti della zona di
Valdobbiadene-Conegliano); ma anche Brunelli, vini siciliani e trentini… e i
prezzi sono decisamente convenienti.
Abbiamo
già detto delle birre e in particolare di quelle artigianali (oggi tanto, ma
non solo, di moda) come la Baladin il cui maestro birraio è Teo Musso, ino dei
più famosi nel nostro Paese, e le birre “Del Ducato” dal ricco medagliere.
Per finire, per chi è astemio, visto che oggi
anche l’acqua, nei grandi ristoranti, viene servita dai sommelier e c’è chi sa
scoprire le differenze, dobbiamo segnalare un’acqua famosa (quella di Ferrari),
la Tavina, a un prezzo mai visto prima.
Nessun commento:
Posta un commento