venerdì 10 giugno 2022

Gelatieri italiani in Germania e Longarone Fiere a sostegno dei nati prematuri con Retina Veneto

 Gelatieri italiani in Germania 

e Longarone Fiere a sostegno 

dei nati prematuri con

Retina Veneto

Per il Ministro per i Rapporti con il Parlamento la politica deve “portare le risorse economiche,

innanzi tutto, ma anche una visione verso il futuro per riuscire a curare finalmente queste

malattie”.

Si è tenuta sabato 9 aprile, presso Villa Condulmer a Mogliano Veneto, l’Assemblea generale

dell’Associazione di promozione sociale Retina Veneto. A raccontarlo il presidente Antonio Ongaro:

“Un’Associazione che raccoglie tantissime persone che stanno perdendo la vista per questa malattia

ereditaria che si chiama retinite pigmentosa. Speriamo, grazie alla ricerca, alla scienza e ai contributi che

stanno arrivando, di avere in un futuro più vicino meno persone con questa difficoltà visiva, questa malattia

genetica ereditaria”.

Tra i molti interventi politici e relazioni mediche, anche quello del Ministro per i Rapporti con il

Parlamento, Federico D’Incà: “Ringrazio Antonio per tutto il lavoro che ha fatto come presidente di Retina

Veneto. Devo dire che è un incontro importante. Ringrazio anche i 1500 soci e tutta la struttura di

Camposampiero per il grande lavoro fatto in questi anni, che ha permesso di poter approfondire una delle

malattie che rende fortemente invalide le persone che ne sono colpite. Credo che oggi abbiamo tutte le

capacità e la tecnologia per poter guardare verso il futuro, intervenire fin da subito anche attraverso delle

terapie geniche e quindi dare un nuovo futuro alle persone che si trovano con queste difficoltà. Tutto sta

nel cooperare e continuare a lavorare insieme tra chi sul territorio gestisce le associazioni, chi all’interno

degli ospedali presta un servizio eccezionale e chi nella politica deve guardare alle problematiche cercando

di portare le risorse economiche, innanzi tutto, ma anche una visione verso il futuro per riuscire a curare

finalmente queste malattie”.

Ongaro, in Assemblea, ha sottolineato la presenza del Presidente onorario della MIG – Mostra

Internazionale del Gelato Artigianale: “Fausto Bortolot l'ho conosciuto nel 2013, in occasione del Giro

d'Italia a Longarone. A presentarmelo il Sindaco Roberto Padrin. Siamo diventati amici e da allora mi ha

fatto conoscere tantissime persone, e grazie anche a Uniteis – Unione dei Gelatieri Italiani in Germania – e

a Longarone Fiere, ha permesso a tutti i nostri Soci di degustare in tante occasioni un ottimo gelato

artigianale”.

In rappresentanza di Longarone Fiere Dolomiti, facente parte del Consiglio di Amministrazione, Dario

Olivier: “Mi fa particolarmente piacere partecipare all'assemblea della retina Veneto e vedere i progressi

che questa associazione fa per i suoi associati. Come Longarone Fiere Dolomiti da tempo riconosciamo

questa amicizia con Retina Veneto e diamo il nostro piccolo contributo per cercare di aiutare questa

associazione. Quest'anno, dopo due anni in cui il pubblico non ha potuto essere presente, alla MIG, nella

giornata inaugurale di domenica – 27 novembre 2022 – ritornerà possibile l'accesso al pubblico. Quindi

anche i Soci della Retina Veneto potranno venire a trovarci e noi avremo l'onore di far degustare un buon

gelato”.


Una collaborazione servita per una raccolta fondi che ha coinvolto anche i Bellunesi nel Mondo e nello

specifico la Famiglia Nord Reno-Westfalia. Il presidente e gelatiere Riccardo Simonetti: “Siamo orgogliosi

di quello che abbiamo affatto, di quello che siamo riusciti a donare con questa Ret-Cam. Nelle nostre

intenzioni c’è sicuramente la partecipazione ad ulteriori iniziative di sostegno per la Retina Veneto”.

Anche Olivier, come vicepresidente e past presidente di Uniteis e.V., evidenzia la soddisfazione dei gelatieri

italiani in Germania, insieme alla Famiglia bellunese del Nord Reno-Westfalia, nella raccolta di questi fondi

per l’acquisto della Ret-Cam, perché “oggi abbiamo sentito durante la relazione, soprattutto dal dottor

Piermarocchi, quanta importanza abbia questo strumento all'interno della struttura ospedaliera nel

diagnosticare delle patologie nel neonato prematuro”.

Ad evidenziare questa sinergia Dante Dimatore, Amministratore Delegato della società che importa la Ret-

Cam, oggetto della donazione alla ULSS N. 6 che permette di diagnosticare la retinopatia del pretermine:

“Gli obiettivi sono stati raggiunti, perché c'è stata l'assoluta determinazione dell'associazione Retina Veneto

e del gruppo dirigente dei gelatieri di Germania. Questo ha permesso in circa due anni di riuscire a passare

tutti quanti i punti necessari per consegnare concretamente la macchina all'amministrazione dell'ospedale.

Sembrano cose banali, ma superare l’aspetto burocratico della donazione non è stata una cosa semplice. Va

riconosciuta la volontà di risolvere il problema da parte di tutti quanti gli attori interessati, riuscendo quindi

ad introdurre la tecnologia. A fronte poi di quanto propose il professor Parmeggiani, e cioè riuscire ad

utilizzare questa tecnologia innovativa anche a supporto di una serie di lavori che sta sviluppando sulla

retinite pigmentosa, come azienda abbiamo deciso di donare un componente aggiuntivo che porta

all'utilizzo della macchina anche nell'adulto”.

Quindi il prof. Francesco Parmeggiani, oculista, medico specialista in oftalmologia, professore associato

all'Università di Ferrara dove si occupa essenzialmente di maculopatie. Mentre a Camposampiero, per il

Centro specializzato per la retinite pigmentosa della Regione Veneto, è il referente scientifico presso la

rete europea Ern-Eye. “Questo ruolo mi consente di avere un contatto diretto sia con i pazienti, sia con le

problematiche di questi pazienti più in generale. Quindi avere quella visione di insieme che a mio avviso è

necessario per affrontare al meglio, anche in un'ottica di rete nazionale, le problematiche di malati rari

come le persone affette da retinite pigmentosa, i bambini affetti da retinite pigmentosa, in vista

soprattutto delle nuove prospettive di terapia genica. Ma senza dimenticarsi le prospettive di fecondazione

assistita con diagnosi genetica preimpianto, per consentire appunto una possibilità di diventare genitori

senza far nascere persone affette da questa malattia, che nella maggior parte dei casi non ha una vera e

propria terapia. Questa visione di insieme mi ha portato a prendere contatti con le persone a mio avviso più

competenti riguardante la gestione della disabilità nell’Unità pediatrica, con persone competenti e molto

volenterose di crescere a livello di analisi genetica molecolare presso l'Azienda ospedaliera di Padova.

Questa modalità di fare squadra ha come minimo comun denominatore un'assemblea come quella di oggi,

dove Retina Veneta e Antonio Ongaro riescono a coagulare anche la presenza di molti decisori politici, di

persone che in qualche modo si fanno garanti delle nostre necessità. Senza dimenticare che un centro

come quello di Camposampiero insiste su un'Azienda Socio-Sanitaria – l'ULSS n. 6 Euganea – molto ben

disposta nei confronti di innovazioni che non devono essere date per scontate. Merito anche al direttore

generale Paolo Fortuna e del direttore sanitario Aldo Mariotto, che ci stanno dando manforte con

l'Azienda ospedaliera di Padova. In particolare, con i genetisti di questa Azienda, che ci hanno comunque

consentito e ci stanno consentendo di raggiungere quei livelli di diagnosi molecolare che magari in altre

situazioni italiane, e soprattutto europee, sono già stati raggiunti da qualche tempo. Camposampiero

rimane un centro di riferimento, soprattutto per la riabilitazione, ma evidentemente non ci si può sottrarre

da una gestione più omnicomprensiva di un paziente complesso come quello affetto ad eredodistrofia della

retina”.

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